Cagliari, col distanziamento sociale boom di tavolini in centro su strade e piazze

“Si sta verificando proprio questo fenomeno: aumentano i metri quadri a disposizione, ma aumentano in maniera esponenziale tavoli e sedie. Non si realizza, insomma, il “distanziamento sociale” ma si incrementa l’affollamento e l’assembramento. A chi compete il controllo ?”


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Sono violate le norme fondamentali. Le due deliberazioni del Consiglio Comunale e la conseguente determinazione dirigenziale sulla concessione in aumento di suolo pubblico sono del tutto legittime ? La domanda è d’obbligo e la risposta è conseguente. il cosiddetto ” distanziamento sociale “, ovvero le distanze da rispettare obbligatoriamente

( è previsto dalle norme e non è una facoltà, quindi non è nella disponibilità nemmeno del Consiglio Comunale ) tra tavolini, sedie e persone , consentono solo e unicamente di utilizzare i tavolini , le sedie e gli altri arredi nel numero autorizzato nelle aree precedentemente concesse secondo la procedura ordinaria. L’agevolazione  connessa al ” distanziamento” dovrebbe comportare un aumento delle superfici a beneficio dei singoli richiedenti per posizionare tutti gli arredi già autorizzati, non già ad installarne altri e più numerosi. Si sta infatti verificando proprio questo fenomeno: aumentano i metri quadri a disposizione, ma aumentano in maniera esponenziale tavoli e sedie. Non si realizza, insomma, il “distanziamento sociale” ma si incrementa l’affollamento e l’assembramento. A chi compete il controllo ? Io credo che sia non solo un problema di esclusiva competenza comunale ( sulla quale ricade totalmente la responsabilità dell’allentamento dei cordoni e delle barriere) ma di  ordine e sicurezza pubblica, in particolare quella che attiene alla salute delle persone. Che altro dire ? Che fare ?


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