Cagliari, dipendenti pagati in contanti: 5 mila euro di multa a un’associazione culturale

Fiamme gialle in azione nel capoluogo. Dopo un controllo dei Finanzieri è emerso che il presidente dell’associazione, per una mensilità, ha corrisposto lo stipendio a due dipendenti in denaro contante: scatta la sanzione da 5 mila euro

Ha pagato due dipendenti in contanti. Il presidente di un’associazione culturale (nome dell’associazione e generalità del presidente non sono stati forniti) è stato sanzionato (5 mila euro) dalle Fiamme Gialle della seconda Compagnia di Cagliari dopo un controllo.

I Finanzieri hanno verificato l’osservanza dell’obbligo da parte del datore di lavoro del pagamento delle retribuzioni e stipendi con modalità e strumenti diversi dal denaro contante.

Questo perché dal 1° luglio dello scorso anno è stato previsto il divieto di pagamento dello stipendio in contanti e l’obbligo per i datori di lavoro di effettuare il pagamento solo con strumenti tracciabili, e quindi con bonifici provvisti di Iban, pagamenti elettronici, in contanti presso uno sportello bancario o postale o tramite assegno.

I Finanzieri, all’esito del controllo, hanno appurato che il presidente dell’associazione, per una mensilità ha corrisposto lo stipendio a due dipendenti in denaro contante, circostanza questa che ha comportato l’irrogazione di una sanzione amministrativa pari, nel massimo, a 5 mila euro.

L’obiettivo di questa normativa è quello di aumentare le tutele del lavoratore andando a vietare il pagamento in contanti delle retribuzioni al fine di ricevere solo importi corrispondenti a quanto scritto in busta paga: è per questo motivo che, con le nuove disposizioni, la firma apposta dal lavoratore sulla busta paga non costituisce più la prova dell’avvenuto pagamento della retribuzione.

Da quest’obbligo sono esclusi i rapporti di lavoro con le Pubbliche Amministrazioni e i pagamenti agli addetti ai servizi familiari e domestici come colf e badanti, per i quali già una legge del 2011 ha disposto che il limite dell’uso del contante per pagare le retribuzioni e compensi non possa essere superiore a mille euro.