Cagliari dice addio a Alberto Lai, è morto a 78 anni il papà della Neon Europa

Se ne va un imprenditore conosciutissimo, fondatore di una delle aziende leader delle insegne luminose. Nato a Seui, viveva a Cagliari sin dalla gioventù. Lascia la moglie Vanda e 4 figli, tutti impegnati a portare avanti l’attività commerciale. È stato un grande appassionato di pallacanestro e di radiofonia


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Alberto Lai non c’è più, è morto a settantotto anni il papà della Neon Europa, azienda che ha tirato su dal nulla, con molta buona volontà, nel 1962. Era ricoverato all’Oncologico. Il motivo di un nome così particolare per la sua azienda? Nel suo paese di origine, Seui, c’era tanta emigrazione verso le più importanti capitali europee. Sono migliaia i bar, i centri commerciali e i negozi che si sono affidati alla società di Lai per abbellire e richiamare l’attenzione con le insegne luminose. Lascia quattro figli: Simona, Alessandra, Fabrizio e Diego, tutti “di casa” nella struttura di viale Elmas. Alberto Lai lascia anche la moglie, Vanda Frongia. La notizia della sua scomparsa ha rapidamente fatto il giro della città, lo piangono sui social i suoi storici amici dei tempi del basket e anche vari consiglieri comunali. Un volto notissimo, un imprenditore che è riuscito, partendo dall’interno della Sardegna, a costruire un futuro per se e per la sua famiglia.
Tanti anni fa, nel decennio tra il 1970 e il 1980, Alberto Lai aveva fondato una squadra di basket, la Neon Europa. Lui era il patron, affiancato dal coach, Ezio Lotti, e da un top player che rispondeva al nome di Maurizio Cossu. Il papà della Neon Europa, però, è anche stato un grande appassionato di radiofonia.


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