Cagliari, crollo negli uffici Erasmus: “Davvero inaspettato, ogni giorno ospitiamo tante persone”

Il pezzo di soffitto crollato nell’ufficio dell’accoglienza degli studenti stranieri e dei rifugiati. La responsabile del settore, Anna Aloi: “C’era una sola impiegata, in un’altra stanza. Ringraziamo il cielo che oggi fossimo quasi tutti in smart working. Sono preoccupata perchè così l’immagine della nostra università, che è sicura, viene danneggiata”


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Il secondo crollo in pochi giorni, decisamente meno grave rispetto all’edifico che si è sbriciolato a Sa Duchessa, avvenuto nei palazzi dell’Università di via San Giorgio a Cagliari, è legato al primo da un filo, sottilissimo: quello della “casualità”. Per l’aula magna crollata due notti fa è stata aperta un’inchiesta della procura e risultano indagati i vertici dell’Ateneo, per quanto avvenuto in uno degli uffici interni del settore Erasmus, invece, difficilmente interverrà la magistratura visto che si è trattato di un “semplice” pezzo di controsoffitto. Poi, mai dire mai. Il crollo è avvenuto nella stanza dove, ogni mattina, un mediatore culturale e altri dipendenti accolgono gli studenti stranieri e quelli rifugiati. A dirlo è Anna Aloi, responsabile del settore della mobilità studentesca. Che utilizza, alla fine, le stesse parole pronunciate per la tragedia sfiorata di due giorni fa del rettore Francesco Mola: “Un crollo davvero inaspettato, sono preoccupata perchè l’immagine della nostra Università viene danneggiata, non è tutta un colabrodo”, sostiene. Certo, sapere che quel pezzo di controsoffitto caduto a pochi centimetri da una delle scrivanie potesse staccarsi in un altro momento, magari quando “quella stanza accoglientissima” non fosse deserta ma, come spiega la Aloi, “frequentata da tante persone” che “aiutiamo ogni giorno”, deve comunque aprire ad una riflessione sulla sicurezza all’interno degli spazi universitari.
“Al momento del crollo c’era solo un’impiegata, in un’altra stanza. Ha sentito un piccolo rumore, ha visto il piccolo crollo e si è subito allontanata. Non abbiamo mai avuto nessun tipo di problema, ogni tanto da noi fann interventi tampone, ci supporta l’ufficio tecnico”. Intanto, per almeno una settimana tutta la zona sarà off limits: “Niente ci ha mai fatto pensare a una ipotesi di questo genere”, cioè un crollo. “Eravamo tranquilli. Ringraziamo il cielo che oggi quasi tutti fossero in smart working. Come ha detto il rettore, dobbiamo assolutamente intervenire ma so per certo che ci sono persone serie che, presto, provvederanno”. A crollo già avvenuto, però, non prima: “Sembra fatto apposta. La nostra credibilità è appesa ad un filo, è giusto ribadire che le nostre strutture sono funzionanti e che le manutenzioni programmate verranno svolte da chi di dovere al più presto”. Magari, questo l’augurio finale, prima di un possibile terzo crollo, in chissà quale facoltà.


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