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Ha trascorso una stagione lavorativa “da incubo” nel resort di Santo Stefano, a La Maddalena, dove si sono registrati molti casi di Coronavirus. E anche lei, Giada Grussu, cameriera 36enne, è risultata positiva al tampone. Originaria di Masullas, il suo contratto è scaduto il trentuno agosto. L’uscita dalla sua stanza, nella quale era confinata in quanto contagiata, è avvenuta lo scorso venticinque settembre. E, da quel giorno, la sua nuova residenza, ovviamente temporanea, grazie all’Ats, è un appartamento al quinto piano di un palazzo nel rione cagliaritano di Mulinu Becciu. Cucina, salone, camera da letto, bagno e un balcone tutti per lei. Totalmente isolata, la donna spiega di vivere numerosi disagi: “Nel mio paese non c’erano case a disposizione, sono riuscita a farmi trasferire a Cagliari solo ed esclusivamente tramite il mio sindaco. che in un solo giorno ha smosso mari e monti, contattando personalmente la Regione. Il venticinque settembre sono stata trasportata in ambulanza direttamente a Cagliari”. E, sin dal suo arrivo, sono iniziati i problemi: “Mi era stato detto che, oltre all’alloggio, avrei avuto anche il vitto pagato. Invece, per il cibo devo provvedere di tasca mia”. Come, non potendo uscire dall’appartamento? “Le titolari dell’agenzia immobiliare mi lasciano la spesa sul pianerottolo”.
E c’è anche un’altra grana, quella dei rifiuti: “La De Vizia non è mai passata a ritirarli, ormai i miei mastelli posizionati nel giardinetto esterno sono pieni. Ho provato a chiedere informazioni, ma sinora non è cambiato nulla”. Unica nota positiva? “Il quattro ottobre è arrivato l’esito dell’ultimo tampone che ho fatto: finalmente negativo. Adesso attendo l’esito dell’altro che mi hanno fatto tre giorni dopo. L’appartamento risulta affittato sino al ventisei ottobre”. Le prossime ore, tuttavia, potrebbero risultare decisive per Giada Grussu. Una delle novità di Governo e Comitato tecnico scientifico è legata proprio ai tamponi: ne basta solo uno per essere giudicati “liberati” dal Coronavirus. “Spero che, anche per me, possa valere questa regola”.