
Di Nanni Boi
Vedendo da lontano Cagliari-Sassuolo di domani sera sembrerebbe una partita dall’esito segnato per gli emiliani. I rossoblù hanno dimostrato contro Crotone e Spal di non aver nessuna intenzione di far sconti alle rivali meno attrezzate del campionato, e la squadra allenata in questo inizio di stagione dall’esordiente Bucchi sembra decisamente meno competitiva rispetto agli anni passati. Proprio Bucchi, che l’anno scorso fece una buona stagione alla guida del Perugia in B, è un lontano ex. Giocò (poco) come centravanti nel Cagliari per due mezzi campionati (da gennaio 2003 a gennaio 2004). Molti purtroppo lo ricorderanno per il tragico lutto da cui venne colpito, col ritrovamento della moglie senza vita in casa dal ritorno da una trasferta, vegliata per ore dalla piccola figlia di pochi anni.
Tornando a cose decisamente meno importanti e più leggere, purtroppo o per fortuna nel calcio niente può essere dato per scontato e quindi nella sfida di domani di insidie ce ne saranno eccome per gli uomini di Rastelli. La prima di carattere psicologico. Bisognerà vedere se le due vittorie consecutive sono servite al Cagliari per far crescere la fame di successi (si dice in genere che le vittorie portano vittorie) e la consapevolezza nei propri mezzi da parte dei giocatori, oppure se questi successi otterranno l’effetto contrario di un appagamento inconscio tale da togliere temperamento. Per la serie: massì anche un punto in fondo allunga la serie positiva. Altra insidia giungerà sicuramente dalla classifica fortemente deficitaria dell’avversario. Un punto in quattro partite per le leggi non scritte del calcio significa una cosa sola: che la panchina di Bucchi è traballante e che quindi la società emiliana e il tecnico per non ammettere un fallimento anticipato con immediato esonero, faranno di tutto per dare il massimo e per tornare a casa dalla trasferta in Sardegna almeno con un punticino. Insomma, sarà pure una frase fatta ma il Sassuolo proverà a venderà cara la pelle, salvo che la squadra non segua più l’allenatore, e allora andrebbe incontro a un tonfo di grosse proporzioni. Staremo a vedere, gustiamoci lo spettacolo e vediamo chi dei tanti ex in campo farà la differenza. Pavoletti già si candida, anche se proprio il centravanti al pari dei compagni che vengono da un anno di inattività o quasi (Andreolli domenica non c’era e quindi non è detto che ci sia, ma restano comunque Capuano, Cigarini e lo stesso Ceppitelli tornato in squadra a Ferrara dopo tanto tempo) dovranno essere in qualche modo gestiti da Rastelli tra domani e domenica. Viene difficile pensare infatti che il loro rendimento non possa risentire delle tre partite in una settimana. Senza contare che anche dal punto di vista muscolare sono più esposti a rischi di altri. Attendiamoci quindi delle staffette.