Cagliari, no del Comune alla Carta Etica anti discriminazioni sessuali: bufera contro Truzzu

Le associazioni che si battono contro le discriminazioni omofobe attaccano il sindaco e la maggioranza. Arc: “Si è persa un’occasione per essere degni cittadini europei nel 2021”. Arcangeli: “Chi ha parlato di lobby gay si dimetta”. La replica di Fdi: “La sinistra teme le opinioni altrui e le dileggia


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Il Sindaco di Cagliari e la sua maggioranza non approvano la “Carta etica contro le discriminazioni sessuali”. Ed è ancora scontro. C’è l’attacco dei gruppi comunali Progetto per Cagliari, Pd, Sinistra per Cagliari, Progressisti e di varie associazioni che si battono contro le discriminazioni omofobe alla maggioranza di Truzzu.

“L’esito finale della proposta consiliare della minoranza sulla sottoscrizione del documento era già nell’aria, visto il tentativo di boicottaggio della scorsa settimana e dei mesi trascorsi dalla presentazione della mozione nel lontano Settembre 2020” sostiene la prima firmataria, la consigliera Marzia Cilloccu.

Purtroppo la maggioranza a Cagliari ha messo a nudo la sua natura trincerandosi dietro interventi retrogradi e carichi di stereotipi, uno in particolare, che il sottoscrittore della Carta etica, Massimo Arcangeli, commenta senza sconti “la mancata approvazione della Carta Etica da parte del Comune di Cagliari, che non è stata nemmeno compresa da chi non ha voluto sostenerla col suo voto, è inaccettabile e gravemente offensivo che una persona chiamata a presiedere una Commissione per le Pari Opportunità parli di “lobby gay”.  Questa persona si dovrebbe dimettere dalla carica che occupa e chiedere scusa”. Il riferimento è alla consigliera Stefania Loi, che oggi ha ribadito le proprie dichiarazioni in aula

Molto colpite anche le più importanti associazioni impegnate sul tema della lotta alle discriminazioni omofobe, sostenitrici della proposta: “UniCa LGBT reagisce con profonda delusione e costernazione alla mancata approvazione della Carta etica definita “superflua” dal sindaco Paolo Truzzu nonostante i molteplici casi di violenza fisica e verbale nei confronti di chi non si conforma a una visione eteropatriarcale e anacronistica dell’orientamento sessuale e dell’identità di genere dimostrando che il problema è ancora ben lontano dalla risoluzione e che sia necessario ogni strumento di tutela possibile.”

Per AGEDO Cagliari “ E’ grande la propria amarezza nel vedere ribadita la volontà di un mancato accoglimento della Carta Etica. Un’occasione persa dall’amministrazione comunale: quella di includere nel proprio operato, il rispetto della dignità degli affetti e sentimenti delle nostre figlie e figli. Noi continueremo al loro fianco per abbattere il muro della loro ipocrisia, nel rigettare anche la sottoscrizione di un semplice ed elementare impegno di civiltà” e l’associazione ARC replica “Ci aspettavamo una risposta diversa visto che Cagliari è una città aperta già da anni verso queste tematiche. Si è persa un’occasione per essere degni cittadini europei nel 2021”.

Infine Giulia Giornaliste Sardegna, fra le prime organizzazioni a sostegno e divulgazione del documento redatto dal professore di linguistica all’Università di Cagliari, esprime il suo “Sconcerto per la posizione espressa dalla maggioranza a Cagliari durante il dibattito in Consiglio Comunale sull’approvazione della Carta etica proposta dalle opposizioni. Secondo la coalizione che sostiene il sindaco Paolo Truzzu, esponente di Fratelli d’Italia, la Carta sarebbe condivisibile nei contenuti, ma non nella forma e perciò andrebbe riscritta. Una posizione che sorprende” sottolinea il Direttivo dell’Associazione “poiché la Carta nella sua integrità è stata adottata da numerosi Comuni italiani tra cui anche Pula e Quartu S. Elena. Giulia Giornaliste esprime profonda indignazione e respinge al mittente la definizione di “Lobby omosessuale” per indicare cittadini e cittadine della nostra società spesso vittime di violenze, soprusi e di politiche ottuse e discriminanti e ricordano che l’uso di un linguaggio rispettoso e corretto verso la nostra comunità deve rappresentare una priorità soprattutto per coloro che rivestono una carica elettiva e pubblica e una posizione apicale in organismi di parità.”

La replica. “Si tratta di una mozione puramente pretestuosa: lo statuto del Comune di Cagliari all’articolo 1 condanna tutte le discriminazioni, compresa quella per l’orientamento sessuale”, ha dichiarato Roberto Mura, capogruppo Psd’Az, “da un ex assessore mi aspetto proposte per la città e non documenti scritti male che perseguono il solo interesse di alimentare un conflitto e rappresentano un attacco al rispetto dei diritti della persona, che non dipendono dai suoi orientamenti”.

“Altro giro altra corsa”, dichiara Pierluigi Mannino, Fdi, “il centrosinistra trova sempre gli argomenti divisivi su cui puntare e porta in Aula la proposta di sottoscrizione della Carta Etica contro le discriminazioni sessuali… esattamente ciò che è già previsto nello Statuto comunale ma ovviamente questo non gli fa comodo e devono trovare il modo per fare un po’ di clamore. Non è la prima volta, a loro piace la ricerca costante di etichette e medaglie di cui fregiarsi. Hanno necessità di trovare un nemico da contrastare, una battaglia “civile” da combattere perché son le uniche cose che fungono da fattore aggregante per loro. Poi, come da copione, il succo dei loro interventi è: “se non approvate atti simili, perdete l’occasione di dimostrare la vostra modernità e la vostra vicinanza a noi.”

Salgono in cattedra, dispensano patenti di democraticità, predicano tolleranza e rispetto ma sembrano soffrire, purtroppo, di Allodoxaphobia, temono le opinioni altrui e, quando possono, ne fanno dileggio. Non sia mai che altri possano esprimere concetti razionali, logici, reali e non basati su ideologie. Confesso che sono un po’ stanco del conformismo dei progressisti e della tendenza a salire in cattedra ed ergersi a campioni di etica e cultura”.

 

 

 


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