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La sicurezza a Cagliari? C’è, bene andando, nei rioni del centro, e nemmeno in tutte le vie. Dopo l’annuncio del sindaco Massimo Zedda, “in arrivo nuove telecamere, reati in calo del tredici per cento” e la denuncia di un’aggressione subita da una 22enne in piazza delle Muse, a Su Planu, da parte di uno straniero, i cittadini cagliaritani dicono la loro. C’è chi nota tranquillità in quartieri quali San Benedetto e Villanova, chi accende i fari dell’ “emergenza sicurezza” a Is Mirrionis e San Michele e chi, avendo subito un furto appena una settimana fa, non si sente per nulla sicuro nemmeno a un passo dal teatro Lirico e dal mercato civico di San Benedetto.
“Mi sento sicuro perchè passeggio solo in centro”, dice Arnaldo Cadeddu, 80 anni, residente in piazza Giovanni XXIII. Che ha letto la notizia della 22 aggredita a Su Planu: “Le telecamere promesse dal sindaco hanno la loro buona funzione, qualcuno prima di muoversi ci rifletterà bene. È comunque chiaro”, specifica il pensionato “quello che ancora accade in periferia, lo conosciamo tutti. Is Mirrionis e Sant’Elia, lì serve sicuramente maggiore sicurezza”. C’è chi vive a San Benedetto, proprio nel cuore del rione, in via Pais. Giuseppe Usai, 79 anni, e la moglie Grazia, di settantasei, non si sentono per nulla sicuri: “Una settimana fa ci hanno aperto l’auto, una Fiat 600, di notte, rubando un paio di occhiali, per fortuna dentro non c’era nient’altro. Era parcheggiata sotto casa. Ieri, poi, in via Todde, a nostro cugino gli hanno sfasciato il vetro della sua auto e gli hanno rubato l’autoradio”.