“Siamo come nella terza ondata”, solo che è la quarta. Scatta la rivoluzione per avere più posti letto a Cagliari per pazienti Covid ed evitare, di conseguenza, una possibile ulteriore sofferenza degli ospedali. E allora, la decisione è ormai presa: c’è stata una videoconferenza alla quale hanno partecipato, alla presenza del commissario straordinario dell’Ats Massimo Temussi, anche i vertici di Policlinico, Brotzu e Santissima Trinità. E cambia, ancora una volta, la “geografia” della sanità cagliaritana: “La situazione è in evoluzione. Il personale esperto del pronto soccorso di Is Mirrionis, che sarà chiuso nei prossimi giorni, forse già da giovedì, andrà a lavorare nel reparto di Geriatria, che domani trasformeremo in reparto Covid, così avremo 24 posti letto in più. I positivi accertati, invece, saranno portati al Binaghi. Lì saranno ‘stadiati’ e, dopo le verifiche del caso, le strade saranno tre: rimandati a casa con terapia a domicilio, ricoverati al Binaghi stesso o ricoverati al Santissima Trinità. Dobbiamo fare così perchè non dobbiamo assolutamente distogliere dal loro compito i medici e gli infermieri occupati con le vaccinazioni negli hub. La situazione è grave, stiamo combattendo una battaglia durissima”, spiega il direttore sanitario di Santissima Trinità e Binaghi, Sergio Marracini.
IL PIANO – “Entro domani contiamo di aprire ai malati Covid i 24 posti in Geriatria a Is Mirrionis, poi sarà possibile far arrivare i positivi accertati Covid al Binaghi”. Inoltre, emerge che proprio domani è previsto un sopralluogo all’ospedale Marino: all’orizzonte potrebbe esserci una riapertura imminente per garantire posti a tutti i pazienti non Covid. Marracini commenta anche gli ultimi dati disponibili legati ai ricoveri Covid in città: “Solo il cinque per cento risulta vaccinato. La battaglia è durissima, dobbiamo continuare a combattere”.