Cagliari, c’è un Corso dimenticato dal Comune: “Qui si ferma tutto”

L’analisi di Marcello Roberto Marchi: “A Cagliari nel Corso le luminarie si sono fermate…a Eboli. Niente lucine colorate e nemmeno navette del Ctm, la giunta Zedda fa pagare tasse altissime ma lascia zone volutamente abbandonate e dimenticate”


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di Marcello Roberto Marchi

Dopo lo “sgarbo” con le navette CTM che collegano solo Piazza Yenne e il lato “nobile” della Città, anche le luminarie natalizie discriminano e penalizzano il lato ovest, dal Corso verso S.Avendrace. Infatti le luminarie si fermano ad “Eboli”, ovvero al numero civico 300 del Corso. Così non solo si da uno schiaffo ai commercianti che non hanno aderito a concorrere alle spese ma soprattutto ai cittadini, alle famiglie che hanno diritto anche loro a godere delle lucine colorate lautamente compensate con il contributo concesso dalla Giunta Zedda agli organizzatori, quindi con i soldi provenienti dalle tasse comunali, comprese quelle pagate dai residenti delle zone volutamente dimenticate e abbandonate.

E’ evidentemente la strategia che da molti, troppi anni la Giunta Zedda ha riservato e continua ad applicare nei confronti di una parte importante del Centro storico che è il naturale punto di snodo e di contatto con gli uffici regionali e con  le aree più antiche e con quelle più povere e degradate della Città, che meriterebbero maggiori attenzioni sotto tutti i profili. Così,purtroppo, non è e lo stanno a dimostrare i due ultimi provvedimenti, quelli appunto delle luminarie e delle navette CTM.

Queste ultime,infatti, Comune e CTM insieme hanno voluto privilegiare non solo gli abitanti dei quartieri “nobili” ma anche le attività commerciali di quelle aree ed è sintomatico che a presentare l’iniziativa siano state il vice Sindaco Marras e l’Assessore Cilloccu che non hanno evidentemente voluto vedere tanto meno ascoltare le immagini e le ragioni del servizio mandato in onde nei giorni scorsi da Videolina, con il quale sono stati denunziati ancora una volta i danni di carattere economico e sociale causati da queste incomprensibili e ingiustificate scelte deleterie che da cinque anni a questa parte l’Amministrazione comunale ha fatto e continua a fare. “Usque tandem habutere patiaentiae nostrae” ?


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