La battaglia, ormai l’hanno capito, non sarà breve. Al terzo giorno di protesta, gli autotrasportatori sardi continuano ad organizzare il loro “quartier generale” nel piazzale esterno del porto, in viale La Playa a Cagliari. L’ultimissima, dopo aver già piazzato i loro tir? “Un container, donato da uno dei camionisti che stanno protestando, per contenere ampie scorte di cibo”, spiega uno dei pastori presenti al porto, Roberto Gioi. Il prefabbricato è molto grande, tanto che è stato possibile piazzarlo solo nella zona rimorchio di uno dei camion. Un ulteriore segno del non voler interrompere la lotta, con la benzina alle stelle l’imperativo è sempre e solo uno: “Torneremo a lavorare solo quando raggiungerà un euro e cinquanta al litro”. E Gioi promette: “Resteremo qui a lungo, se serve anche per sempre, sino a quando non riceveremo risposte sicure e non vedremo, soprattutto, fatti concreti”.
Nelle ultime ore un’altra decina di autotrasportatori si è unita alla protesta, sui loro tir sventolano le bandiere dei quattro mori. Nel pomeriggio, inoltre, incontro in Consiglio regionale tra una delegazione di lavoratori e l’assessore regionale dei Trasporti, Giorgio Todde: “Noi restiamo fermi nella nostra richiesta, l’abbiamo scritta in una lettera ufficiale e firmata: giù il costo della benzina, subito”.