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Poteva essere una strage, e ci si è andati davvero vicino. Il camion impazzito che è piombato tra tavolini e persone nel Corso Vittorio a Cagliari ha fatto 15 feriti: nove in codice giallo all’ospedale, più sei contusi. Ma poteva scapparci il morto, e bisogna dirlo chiaramente. Il furgone è riuscito a passare tra il muro dei palazzi e i tavolini, in un punto del marciapiede, all’angolo con il Largo Carlo Felice, totalmente libero. “Ho notato che manca un dissuasore, di sicuro doveva esserci per bloccare l’accesso dalla strada alle zona pedonali”, osserva Stefano Rolla, commerciante e alla guida del consorzio di chi ha un’attività commerciale tra via Garibaldi e via Manno. “Quando sono state fatte le pedonalizzazioni, forse 5 anni fa, la soprintendenza ha fatto piazzare vasi pieni di terra che funzionano come dissuasore. In via Garibaldi e Manno ci sono, in quest’ultima via è centrale ma consente il passaggio di un mezzo dritto. Un dissuasore deve davvero dissuadere, creare un problema”, afferma Rolla. “Spesso vengono spostati. Passa un camion, ne passa un altro e non vengono riposizionati. Da questo punto di vista c’è un problema”. Furbetti in azione? “No, magari vengono spostati e non rimessi dopo. Il Comune in un giorno solo può mandare una squadra e riposizionare, da progetto, tutti i dissuasori esistenti. E mettere un dissuasore nel punto dove oggi è passato il camion, i vasi pesano centinaia di chili e avrebbero limitato la corsa”.
Sulla stessa linea Antonello Ghiani, ristoratore e presidente dei commercianti del Corso Vittorio: “Poteva essere una strage. Quella odierna è stata una tragica fatalità, ma non dimentico che nelle nostre vie pedonali c’è chi non rispetta gli orari consentiti dei passaggi, solo dalle 8 alle dieci, e passa anche con altri mezzi. Sfrecciano anche quelli, autorizzati, della De Vizia, in strade dove il limite di velocità è di dieci chilometri orari. C’è anche chi, come capitato qualche giorno fa, ha spostato una transenna pur di poter passare col suo furgone in un orario vietato”. Emanuele Frongia, della Fipe Confcommercio, aggiunge che “più volte abbiamo chiesto più attenzione a chi con i mezzi può circolare tra le vie pedonali della città e quindi più controllo da parte degli enti preposti, oggi è accaduto quante temevamo. Quanto accaduto è gravissimo”, precisa Frongia, “si tratta di un’ennesima disattenzione, ci auguriamo che non si ripeta più un errore di questo tipo che avrebbe potuto causare conseguenze ancora peggiori”,