Via la pedana e i tavolini esterni al Caffè De Candia. Il noto locale di Castello, posizionato in uno degli scorci più suggestivi della città, deve rinunciare alla pedana esterna, posizionata davanti al locale di palazzo Boyl nel 1998.
Gli uffici comunali sono stati irremovibili. Il nuovo regolamento sulle concessioni di suolo pubblico votato dal consiglio comunale sotto la giunta Zedda parla chiaro:per esigenze legate alla tutela del paesaggio, gazebo e pedane sono stati cancellati dalla città. I tavolini e gli ombrelloni potranno tornare al più presto, ma prima servirà la richiesta di una nuova concessione di suolo pubblico da parte dei gestori.
Florian Kuster, gestore del locale, sceglie di non polemizzare con l’amministrazione comunale, si dice però “ molto amareggiato per la situazione dei lavori al Bastione di Saint Remy (fermi da anni, ndr)” e si dice e sono fiducioso circa il fatto che ci consentano di riposizionare i tavolini quanto prima e che la nuova giunta ci permetta in futuro di riposizionare la pedana storica.”
Ci va giù duro invece la cantante Irene Nonis: “Smontata la pedana del De Candia. Vergognatevi”, scrive su facebook, “ci avete rotto con queste stupide regole tutte vostre e astruse, quando a pochi metri lasciate da anni un cantiere a cielo aperto. Oltre agli ascensori non funzionanti, montacarichi per disabili mai avviato, residenti mollati, scolari a piedi e passeggiata coperta a pagamento”.