Cagliari, cacciati dall’alloggio popolare occupato: “Nessuno ci affitta casa solo perchè abbiamo una figlia”

Hanno sfondato uno degli appartamenti popolari di via Chiabrera: qualcuno se n’è accorto e l’alloggio è stato murato dalla polizia. Una coppia di 35enni, entrambi lavoratori, si sfoga: “Possiamo pagare anche 600 euro ma abbiamo sempre ricevuto porte sbattute in faccia: non siamo delinquenti”


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Hanno sfondato e occupato una casa popolare a Cagliari, ci sono rimasti per quasi un anno e, alla fine, sono stati cacciati: “Sì, abbiamo compiuto un gesto illegale”, dicono all’unisono i protagonisti della vicenda, una coppia di trentacinquenni cagliaritani. Valerio e Roberta (nomi di fantasia per tutelare la loro figlia, minorenne) hanno un lavoro, in pieno centro città. Sono ristoratori, i loro incassi non sono paragonabili a quelli di un ristorante di lusso ma hanno la possibilità di vivere bene: “Un affitto di cinquecento o seicento euro possiamo pagarlo”, spiega l’uomo. Il problema è che, dopo due anni di ricerche a vuoto, in preda alla disperazione, hanno infranto l’ingresso di un alloggio popolare in via Chiabrera e, in parallelo, la legge. La polizia Locale, lo scorso 6 febbraio, li ha fatti uscire e, nel giro di qualche ora, l’ingresso è stato nuovamente murato. “Avevamo saputo che c’era una casa, di Area, vuota da dodici anni. Abbiamo una bimba piccola, ogni volta che abbiamo cercato un alloggio in affitto i padroni delle case ci hanno sbattuto le porte in faccia appena abbiamo detto di avere una figlia”. Raccontano di avere provato a Cagliari, ma anche nell’hinterland: “Tutto uguale, sempre risposte negative e scuse. Non abbiamo la possibilità di acquistare un appartamento, ma di garantire un affitto sì”. E, le rare volte che i padroni di casa hanno accettato la presenza di una figlia piccola, il problema è stato di natura economica: “Non è possibile che per nemmeno cento metri quadri, a Cagliari, chiedano ottocento o novecento euro, sono cifre fuori dal mondo”.

 

 

Va comunque detto che ognuno è libero di affittare un appartamento al prezzo che vuole: “Verissimo”, continua la coppia: “Ma allora perchè mettersi problemi e paure inesistenti solo perchè nostra figlia ha sei anni? Non siamo delinquenti, lavoriamo entrambi e il costo di un affitto possiamo sostenerlo. Da più di un mese, ormai, viviamo in tre in una stanza a casa dei genitori della mia compagna. Intanto, l’alloggio popolare nel quale abbiamo vissuto, prendendo accordi col capo condomino per il pagamento di tutte le spese, affitto incluso, continuerà a restare vuoto per chissà quanto tempo”.


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