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Monumenti Aperti fa boom nonostante le piogge delle prime ore della mattina. All’ora di pranzo il cielo sopra Cagliari si apre e spunta il sole. E, quasi in contemporanea, cagliaritani e turisti. Tutti a scarpinare tra i “gioielli” di Castello – pozzo di San Pancrazio, chiesa della Purissima, Rettorato e Casa Massonica su tutti -, con l’ombrello sottobraccio e, soprattutto i vacanzieri, con cappellino di paglia antisole ben calato sulla testa. L’edizione 22 di Monumenti Aperti non vive la “crisi” del maltempo, e in una domenica 6 maggio con le nuvole che fanno a pugni col sole quasi nessuno rinuncia a un giro tra i monumenti.
Chiuse per lavori le due torri dell’Elefante e di San Pancrazio, ma sembra non esser un problema. Così come il tempo, cambiato repentinamente dopo una mattinata tipicamente autunnale. Record di visite anche all’Orto Botanico e al deposito dei carburanti di Monte Urpinu. E, per tenersi leggeri, i tanti visitatori pranzano con un panino con wurstel e patatine o un cono riempito fino all’orlo con gamberetti e anelli di totano fritti. Perché, oltre agli occhi e al cervello, bisogna nutrire anche lo stomaco.