Cagliari, battaglia legale per il futuro dei caddozzoni: “Basta con le concessioni appese alle tasse da pagare”

Le decine di ambulanti rimasti senza lavoro si affidano a un avvocato: “Le bollette di Tari o Imu vanno slegate dalla possibilità di avere lo spazio per vendere”. Domani, molto probabilmente, sarà la giornata della verità: “Devono accogliere le nostre richieste o protesteremo senza sosta”. E l’intesa sembra difficile: “Chi ha debiti con la pubblica amministrazione li deve onorare”


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Va avanti la battaglia delle decine di lavoratori, tra ambulanti e caddozzoni, rimasti senza concessioni per lavorare a Cagliari. Oggi c’è stato un incontro negli uffici dell’assessorato comunale delle Attività produttive, e i venditori di panini, magliette e gadget si sono presentati insieme a un avvocato, Marcello Medici. Per il Comune c’erano l’assessore comunale alle Attività produttive Alessandro Sorgia, il presidente della commissione di riferimento Pierluigi Mannino e l’assessora comunale dei Lavori pubblici Gabriella Deidda. I lavoratori hanno rimarcato tutte le loro richieste, legate ad una modifica dell’attuale regolamento comunale, e domani invieranno una email ufficiale: “È assurdo unire i pagamenti di tasse quali Imu o Tari al mantenimento delle concessioni per poter lavorare”, afferma l’avvocato Medici. “Sono due settori che vanno separati. Se qualche ambulante ha delle pendenze dovrà appianarle, ma è chiaro che non può farlo se non gli viene più data la possibilità di lavorare”. Ed è su questo punto, soprattutto, che l’intesa sembra difficile. Il motivo? Se la ragione sociale del titolare di un camion bar o di una bancarella è la stessa della sua abitazione, tutti i pagamenti devono essere in regola.
“È emerso lo stato di malessere degli ambulanti”, spiega Pierluigi Mannino. “Hanno detto che ci invieranno una lista di proposte, le valuteremo. Chi ha debiti con la pubblica amministrazione, e mi riferisco a chi ha lo stesso indirizzo per la casa e per il lavoro, li deve onorare, da lì non si scappa”. L’assessore Sorgia aggiunge che “l’avvocato ha fatto presente, preliminarmente, tutte le osservazioni degli ambulanti in merito al regolamento. Dovranno essere esaminate dalla commissione o dal Consiglio”. Domani potrebbe già essere il giorno della verità, e i caddozzoni restano sul piede di guerra: “Se non accolgono le nostre richieste protesteremo senza sosta, in tutta la città”.


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