Cagliari, “basta col terrore sul Covid: chiudere tutte le attività porterà altri tipi di morti”

Il sindaco Truzzu alla manifestazione dei ristoratori: “Abbiamo creato un clima di terrore, facendo credere che un contagio sia un caso gravissimo: ammalarsi di Covid non è una iattura”. GUARDATE il VIDEO


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“Oggi sono stato al Santissima Trinità, ho visto scene che non avrei mai voluto vedere. Credo che in tutta questa vicenda che caratterizza il 2020 siano stati fatti molti errori. Uno dei più grossi, me ne prendo la responsabilità, è aver creato un clima di terrore nella nostra cittadinanza. Abbiamo fatto credere che un contagio sia un caso gravissimo, dobbiamo avere la capacità di spiegare a tutti che ammalarsi di Covid non è una cosa bella ma non è una iattura”. A dirlo è, pubblicamente, il sindaco di Cagliari Paolo Truzzu, intervenuto alla manifestazione dei ristoratori “azzoppati” dal nuovo Dpcm di Conte. “Di fronte a numeri elevati nei contagi, le persone che hanno difficoltà, soffrono o muoiono sono una percentuale molto limitata. Ipotizzare di chiudere completamente il Paese nella speranza che possa servire a fermare l’epidemia significa condannarlo ad un altro tipo di morte”, afferma Truzzu.

 

Il sindaco si schiera dalla parte dei ristoratori: “Oggi avete fatto una scelta coraggiosa, siete qui e rinunciate a un giorno di lavoro. Non potevo non esserci, Cagliari vi è vicina, l’abbiamo dimostrato anche come amministrazione in questi mesi difficili, con scelte spesso contestate. Voi siete fondamentali e i primi a subire questa situazione: Girare e vedere Cagliari spettrale, con tante serrande abbassate dalle 18, non è bello. È arrivato il momento che tutti facciano sacrifici, anche i dipendenti pubblici. Non è mai tardi”.


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