Cagliari, “assalto” al cimitero di San Michele tra rubinetti guasti e furti di fiori finti

Migliaia di persone al camposanto, traffico in tilt sin da via Is Mirrionis. E, tra  le corsie con i loculi, fioccano le lamentele: “Troppi rubinetti rotti, c’è addirittura chi si è portato via le rose di seta”. Disagi anche per i disabili

I soliti e sin troppo datati disagi, quelli vissuti in questi giorni dai tanti cagliaritani e sardi che hanno fatto visita ai propri cari defunti al cimitero di San Michele. Primo novembre, Ognissanti: centinaia di auto incolonnate sin da via Emilia dalle otto, la “caccia” a un parcheggio è disperata. In un terreno di via Abruzzi c’è chi chiede “due euro di offerta” per lasciare la macchina “anche sino alle 17:30”. Senza ricevuta, ovviamente. Qualcuno allarga le braccia e accetta, altri fanno retromarcia e cercano un buco libero nelle vie adiacenti al camposanto. Ma è lì dentro tra tombe e cappelle, che si registrano i maggiori disagi: almeno dieci lavandini sono ko, dai rubinetti esce solo aria. E, anche nel giorno principale di ricordo dei defunti, c’è chi ruba fiori e vaschette: “Ho speso oltre 50 euro per farmi fare delle rose di seta da mettere sulla lapide dei miei genitori”, racconta Alessandra Figus, 54enne di Quartucciu, “dopo un paio di settimane già non c’erano più. I ladri non si sono accontentati, mi hanno rubato tre volte, in cinque anni, la vaschetta di metallo. È assurdo e vergognoso che non ci siano controlli e telecamere”. Poco distante, Angelo Manca è furioso: “Martedì scorso ero qui con mia moglie per portare i fiori ai nostri parenti morti, qualcuno ci ha rubato le cesoie da sotto il naso. Sono andato a segnalare tutto alla direzione del cimitero, ma se ne sono fregati”.

 

E più di qualche problema si registra anche per anziani e disabili. Una 70enne in carrozzina vorrebbe raggiungere la zona del cimitero nel quale riposa il marito: “Purtroppo non posso, ci sono gradini ovunque. Ci ha pensato mio figlio a mettere qualche fiore dentro la vaschetta, per fortuna non ce l’hanno mai rubata”.


In questo articolo: