Raccoglie 25 mila euro in pochi giorni su facebook. E con questo denaro aiuterà il compagno a superare i problemi fisici che lo affliggono dopo un terribile incidente stradale del quale fu vittima un anno fa.
Lei si chiama Michela Aracu, quarantenne cagliaritana. Sabato scorso ha pubblicato un post per avviare la raccolta fondi e il risultato è alle porte: hanno fatto una donazione quasi 900 persone per un totale di oltre 26 mila euro raccolti (la cifra stabilita per la raccolta è 30 mila”.
“Il traguardo si avvicina”, ha scritto Michela, “ci ha travolto una vera e propria ondata d’amore io ho creato questa raccolta timidamente, non avrei mai pensato di raggiungere l’obiettivo, tantomeno in così pochi giorni. Per questo ho impostato la scadenza ad agosto”.
Sette mesi fa Michela fece una promessa al compagno in coma: avrebbe fatto di tutto per restituirgli la sua vita. Alessio Solla, barman e batterista cagliaritano, ha 37 anni, ed il 30 settembre del 2018, è rimasto vittima di un terribile incidente stradale a Barumini. “In quel momento tutti i suoi sogni sono stati spezzati, ma per me, sono solamente rimandati”, scrive Michela.
Trauma cranico con ematoma cerebrale e lesioni frontali al cervello permanenti bilaterali, questa la diagnosi. Ma dopo diverse settimane di coma, Alessio ha iniziato un lento risveglio, passando dallo stato vegetativo allo stato di minima coscienza
Da gennaio, Alessio parla fluentemente ma lo stato cognitivo è compromesso in maniera importante ma non cammina e ha bisogno di una fisioterapia adeguata in modo da potersi rialzare e se non si interviene, rischia di dover subire un intervento chirurgico.
“Alessio vive in Sardegna, una terra splendida ma allo stesso tempo poco preparata per poter gestire casistiche simili, e per questo io e la sua famiglia abbiamo deciso di combattere per potergli offrire le migliori cure”. Si è aperta una possibilità in Trentino, Michela aveva bisogno di supporto per poterlo trasferire e garantirgli tutta l’assistenza prima, durante e dopo la permanenza.
Così Michela ha avviato una richiesta di fondi. Ma l’obiettivo prefissato è stato raggiunto quasi subito. Il fondo cassa sarà speso per le ulteriori visite.
“Come specificato”, conclude Michela, “non abbiamo idea di quali saranno le reali spese che dovremo affrontare. Tutto ciò che raccoglieremo diventerà un fondo cassa, che ci occorrerà per i trasporti, per consentire a me e la famiglia di stargli vicino, le cure mediche, e le visite specialistiche che verranno in futuro, perché purtroppo questi problemi non si risolvono in poco tempo, ma in anni di duro lavoro”.
en.ne.