Cagliari, allarme a Is Mirrionis e La Vega: case svaligiate da ladri “acrobati” in pieno giorno

Soldi, gioielli e orologi sgraffignati utilizzando sempre la stessa tecnica: l’entrata dai balconi, aiutandosi con tubi o cassette metalliche dei contatori del gas. Colpi accertati e denunciati in via Baronia, due in poche settimane in via Campania. Tra le vittime pensionati e consulenti del lavoro


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Una banda di ladri, almeno due, da tempo sta terrorizzando il rione cagliaritano di Is Mirrionis, arrivando a spingersi anche ai confini del quartiere de La Vega. Sono almeno tre i colpi, accertati e denunciati alle forze dell’ordine. E, in tutti i casi, i malviventi sono riusciti a fuggire e far perdere le proprie tracce con bottini decisamente ingenti. Le “visite” inaspettate sono avvenute in pieno giorno, e non è un’ipotesi remota che i balordi abbiano studiato le abitudini degli inquilini, sapendo quindi quando colpire in totale solitudine. La prima denuncia risale al mese di febbraio. Una coppia di settantenni si era dovuta spostare fuori città per motivi di famiglia. Il 16 una vicina di casa contatta la donna, chiedendole se fossero rincasati perchè aveva notato la luce dell’andito accesa. Purtroppo, chi l’aveva lasciata accesa erano stati i malviventi. L’elenco degli oggetti rubati, contenuti in una denuncia presentata dal padrone dell’appartamento, al secondo piano di una palazzina che, sotto, ha un’officina meccanica, è lungo: spariti nel nulla un orologio marrone Tissot, una pistola automatica scacciacani, due telefoni cellulari e, poi, un braccialetto, un collier e un girocollo in oro, stesso metallo prezioso per un anello con brillanti e un altro con uno zaffiro, una spilla in oro bianco con brillante, una catenina in oro con croce e pietre, un anello sempre in oro con varie pietre, un altro con pietra rosa e brillanti a giro e uno spillo con incisa la lettera L. “Sono entrati passando dalla veranda, sfruttando come appoggio un tubo del gas”, racconta l’uomo a Casteddu Online. A distanza di quattro mesi le indagini non hanno ancora portato a nessun risultato.
Altri due furti in abitazione sono avvenuti, successivamente, nella vicina via Campania. Il primo lo scorso 25 aprile, tra le dieci e le dodici. Uno o, molto probabilmente, più ladri sono riusciti a entrare nell’appartamento di una vedova anziana, rubandole la pensione che aveva ritirato da poco e oggetti di valore. In quel caso la vittima aveva contattato la polizia. L’ultimo colpo risale a giovedì scorso: “Verso le 16:30, aiutandosi grazie a una cassetta metallica del gas, che ha consentito ai ladri di passare dalla tromba delle scale alla veranda di mia figlia”, spiega, con la chiara richiesta di restare anonimo, un ultraottantenne residente a qualche centinaio di metri di distanza: “Mia figlia stava lavorando da un’altra parte, in modalità remota, quando si è insospettita perchè la connessione di internet risultava disattivata. In poco tempo è tornata a casa, ma i ladri erano già fuggiti. Sono entrati passando prima per le scale del palazzo, raggiungendo la veranda grazie a una delle finestre tra i piani”. Ladri acrobati, anche in questo caso, insomma. “Per fortuna, gli oggetti più preziosi erano contenuti in una cassaforte. Sono scappati con soldi in contanti, qualche centinaio di euro, un orologio abbastanza costoso e altri oggetti e gioielli”. Dei casi sono interessate polizia e carabinieri, a seconda delle denunce. Gli agenti della Scientifica, in azione anche nel caso più recente, hanno verificato l’eventuale presenza di impronte o tracce utili a risalire al malvivente o ai malviventi. I cittadini derubati attendono sviluppi, sperando di poter rientrare in possesso del maltolto e, in parallelo, sperando che la banda di ladri venga assicurata alla giustizia.


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