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Torna l’appuntamento d’inizio autunno con il Karel Music Expo, il “festival delle culture resistenti” ideato e organizzato dalla cooperativa Vox Day, che dal 6 al 23 ottobre celebra a Cagliari la sua decima edizione. Un’edizione che, riconoscendosi sotto il titolo “In nome del padre”, inaugura un nuovo filone di respiro triennale che attraverso l’arte mira all’abbattimento delle frontiere materiali e immateriali alla base dei conflitti nelle società e tra gli esseri umani.
Il nocciolo della programmazione si concentra da giovedì 6 a domenica 9, nella consueta cornice del quartiere storico di Castello, con epicentro al Teatro Civico in via De Candia, ma con appuntamenti anche al Ghetto di via Santa Croce e “sconfinamenti” ai Giardini Pubblici e a Villanova, nel Giardino sotto le Mura in viale Regina Elena.
La musica tiene banco con gruppi e solisti nazionali e internazionali di generi e stili differenti, che spaziano dal cantautorato moderno all’indie-rock, dal blues alla world music, all’elettronica. La scena nazionale è rappresentata da Soviet Soviet, Sorge, Wrongonyou, Niccolò Francisci, mentre giocano in casa i sardi Carlo Addaris, Camera Oscura, Trigale, MarioNardi & Underground Sunshine Drum Ensemble. Dalla Polonia arriva Pola Rise, dall’Australia Adam Miller, da Malta il duo Fuzzhoneys, dagli Stati Uniti Steve Wynn e Ultra Violent Rays.
Spiccano nel cartellone due nomi storici del calibro di Stuart Braithwaite, leader, cantante e chitarrista degli scozzesi Mogwai, band che ha cambiato la storia del post rock mondiale, e di Blixa Bargeld, membro e fondatore dei gloriosi Einstürzende Neubauten, di scena con la coppia elettro-pop KiKu e con il produttore e MC Black Cracker.
Le quattro serate di musica, saranno come sempre affiancate da corti d’autore, azioni ecosostenibili, degustazioni, laboratori e incontri, a comporre il variegato cartellone della prima parte del Karel Music Expo.
Come già annunciato, sarà invece l’Auditorium del Conservatorio a ospitare, venerdì 14 ottobre, l’atteso concerto del chitarrista TommyEmmanuel con very special guest AndyMcKee, mentre altri eventi extramusicali sono in calendario nei weekend successivi: il congresso-laboratorio su “Nuova Economia e Diritti Umani, dalla competizione alla cooperazione, per un nuovo sistema di produzione e ridistribuzione”, in programma sabato 15 e domenica 16 nella Sala Anfiteatro della Regione Autonoma della Sardegna (in via Roma, 253), e un laboratorio dinamico per il riconoscimento e l’utilizzo delle essenze alimentari e officinali della Sardegna, che si terrà invece al Parco Naturale dei Sette Fratelli il 22 e il 23.
È dunque un programma ancora una volta ampio e variegato quello allestito dalla cooperativa Vox Day grazie al contributo della Regione Autonoma della Sardegna(Assessorato dello Spettacolo e Attività Culturali e Assessorato del Turismo), del Comune di Cagliari (Assessorato alla Cultura e Assessorato del Turismo) e della Fondazione di Sardegna, con la collaborazione diArte&Arte, ESIBIRSI, Locanda Caddeo, LaRete dei Festival,_ResetFestival, Edicolacustica, Meeting del Mare, Calabria Sona, DIYTicket, Exitwell, Liquoreria Collu,Lucitta, Balcony TV, Sonicbids, Cagliari Pad, Ajò in Pullman, NewWaySardinia, Fiab, Charter Bike, Cagliari App, Radiolina, Unica Radioe Skepto Film Festival.
Il concept del festival
Riconoscendosi sotto il titolo “In nome del padre”, la decima edizione del Karel Music Expo inaugura un nuovo filone di respiro triennale del progetto multiculturale e multidisciplinare che, fondendo espressioni artistiche provenienti da culture tra loro distanti, intende abbattere le frontiere materiali e immateriali alla base di conflitti e divisioni nelle società e tra gli esseri umani: la distanza tra l’individuo e le istituzioni, la rottura del rapporto di fiducia tra cittadino e Stato, l’allontanamento del figlio dalla famiglia (leggasi l’emigrazione forzata alla ricerca di lavoro); in sostanza, tutto ciò che determina condizioni di abbandono, allontanamento, separazione tra “figlio” e “padre”.
La programmazione musicale
Il Karel Music Expo numero dieci si apre in musica, giovedì 6 ottobre, negli spazi del Giardino sotto le Mura in viale Regina Elena, una novità di quest’anno che regala un nuovo e suggestivo scenario al festival. A inaugurare la serata, intorno alle 20.15, l’energia del quintetto isolano Camera Oscura, formazione metal guidata dalla voce di Stefano Cherchi che porta in scena il suo primo omonimo lavoro in studio.
Subito dopo, spazio a MarioNardi & Underground Sunshine Drum Ensemble, un progetto nato lo scorso dicembre tra il chitarrista e cantante Mario Nardi e il batterista sulcitano Lorenzo Mele (aka U.S.D.E.):un grintoso duo caratterizzato da un mix di folk americano, blues, pop e alternative con influenze British, reduce dalla pubblicazione,lo scorso giugno, del suo album d’esordio per l’etichetta Van Music Records di Carbonia.
Arriva dall’Australia il terzo ospite della serata, il chitarrista Adam Miller: specializzato nella tecnica del finger-picking, con cui crea performance imprevedibili, caratterizzate anche dalle dissonanze e dai ritmi complessi che sono la sua cifra distintiva, nella sua carriera ha suonato con Les Paul, Tommy Emmanuel, Matt Schofield, Charlie Hunter, Adam Levy e tanti altri, ricevendo numerosi riconoscimenti a livello internazionale, ed esibendosi nei più prestigiosi club e festival del mondo.
Altri suoni e atmosfere nel set successivo, che porta in scena il duo femminile Fuzzhoneys in arrivo da Malta. Una miscela esplosiva di garage rock, condito con elementi di blues, un pizzico di punk femminile e tanto groove nella voce e chitarra di Francesca Mercieca e nelle incisive rullate di Caroline Spiteri, che hanno esordito lo scorso gennaio con il loro promo Ep “CD tal-Genn”, accolto da un grande successo radiofonico, tanto da far guadagnare al duo una posizione di rilievo nella scena musicale maltese.
L’ultimo appuntamento, al culmine della serata, è affidato alla voce e chitarra del cantautore statunitense Steve Wynn: venticinque anni di carriera alle spalle, altrettanti dischi e innumerevoli esibizioni in giro per il mondo, alla guida dei Dream Syndicate è stato un pioniere della nuova scena indie rock americana degli anni Ottanta/Novanta insieme a REM e Replacements. Le sue canzoni sono state registrate e/o interpretate dagli stessi REM, Luna, Concrete Blonde, The Black Crowes, Yo La Tengo e Eleventh Dream Day, tra gli altri. Nel 1990, con l’acclamato album “Kerosene man”, ha debuttato anche la sua prolifica attività da solista, che ha avuto il suo apice nel 2001 con “Here come the Miracle”, considerato il suo capolavoro. Parallelamente Wynn si è dedicato anche ad altri progetti, tra cui la band garage rock Gutterball.
Venerdì 7 ottobrela musica prende il via intorno alle 20 con una serie di appuntamenti con ingresso gratuito al Giardino sotto le Mura. Apre la serata il power trio sardo Trigale: partendo da basi rock’n’roll, blues e country, Marco Noce alla voce e chitarra, Nicola Serci al basso e voce e Roberto Etzi alla batteria e voce trovano la loro dimensione in un suono a metà strada fra l’acustico e l’elettrico, costruendo canzoni che raccontano storie semplici e surreali, in bilico fra passato prossimo e futuro remoto.
Il secondo set vede protagonista Carlo Addaris, autore, polistrumentista, in passato frontman dei Colazione Freak, che porta in scena un’anteprima di “Metamorfosi”, il suo disco solista di prossima uscita, in cui si fondono in modo originale musica d’autore, elettronica e cantautorato, tra sperimentazione, sprazzi di psichedelia e easy listening.
Arrivano poi da Los Angeles le sonorità elettroniche degli Ultra Violent Rays, duo dream pop dalle forti influenze dark, con una forte attitudine verso la sperimentazione e la ricerca attraverso cui si percepiscono le influenze di gruppi come Portishead, Massive Attack e Phamntogram. Cooper Gillespie al basso, sintetizzatore e voce, e Greg Gordon alla batteria e basi, creano uno strato di hip hop beats, melodie dream pop, dark synths, che evoca atmosfere fantascientifiche, con un suono tutto loro, che amano chiamare “spazio pop”.
Mente la serata al Giardino sotto le Mura prosegue, dalle 22.30, con il Dj set a cura di Radiolina, storica emittente isolana che porterà alla consolle Carlotta Coco e Simonluca Olla, il Karel Music Expo si trasferisce nella sua sede “storica”, il Teatro Civico di Castello, per entrare nel vivo con la consueta formula che vede i diversi concerti avvicendarsi, alternativamente, sui due palchi: il “main stage”e il più raccolto “acoustic stage”.
Alle 22 i riflettori del palco centrale si accendono per le sonorità post punk e gothic dei pesaresi Soviet Soviet, con Alessandro Costantini alla voce e chitarra, Andrea Giometti al basso e voce, e Alessandro Ferri alla batteria: il trio, nato nel 2009, ha all’attivo tre Ep e un album, “Fate” (2013), acclamato dalla critica come disco della maturazione.
Atmosfere più solari, ma allo stesso tempo intime nello spazio dell'”acoustic stage”, con Wrongonyou, al secolo Marco Zitelli, giovane cantautore romano (classe 1990), che unisce influenze folk, pop, funk, un pizzico di elettronica, e una voce soul, per dare vita al suo personale stile: grazie al suo primo demo “Hands”, ha iniziato a ottenere consensi, esibendosi anche in importanti festival europei tra cui il Bime di Bilbao, l’Eurosonic di Groningen. È in cantiere il suo primo album, che vedrà la luce prossimamente per l’etichetta Carosello.
Poi sul palco centrale sale uno degli ospiti più attesi di questa edizione del Karel Music Expo, Stuart Braithwaite, leader, cantante e chitarrista dei Mogwai, la band scozzese che ha segnato la storia del post rock. Cresciuto ascoltando i Cure, i Joy Division e i Velvet Underground, la sua passione per la musica lo ha portato da sempre a sperimentare nuovi suoni e melodie, consolidandolo negli anni come uno degli artisti più poliedrici ed affascinanti del panorama musicale mondiale. Agli inizi del nuovo millennio, ha cominciato il suo progetto solista, da cui è nato un minitour (acustico prima ed elettrico poi), riscuotendo subito un inaspettato successo. Una nuova dimensione solitaria, ma sempre caratterizzata dai raffinati e allo stesso tempo minimali tessuti sonori che sono la sua cifra distintiva, in cui si intrecciano sapientemente ambient guitar noise, elettronica, cantautorato, per un concerto a base di voce, chitarra e pedaliera, intimo e rumoroso allo stesso tempo, nel quale Stuart proporrà brani inediti tratti dal suo nuovo repertorio oltre a pezzi firmati Mogwai.
Anche sabato 8 ottobre i concerti del KME iniziano al Giardino sotto le Mura, con una prima serie di set a ingresso gratuito, prima di trasferirsi al Teatro Civico in Castello. Alle 19.30, introduce la serata il didjeridoo solo di Marco Ferrante, studioso e appassionato della cultura australiana e di discipline orientali, che ha esplorato il potere curativo delle vibrazioni sonore prodotte dallo strumento, usato fin dalla notte dei tempi dagli aborigeni dell’Australia settentrionale.
A seguire, il KME dedica uno spazio alla Rete dei Festival, organismo nazionale collegato al Mei di Faenza che mette in collegamento festival, rassegne e contest radicati e consolidati in tutta Italia, espressioni delle eccellenze culturali del comparto musicale nazionale. A Cagliari sono attesi i rappresentanti di alcuni tra i festival più interessanti e innovativi, che porteranno le produzioni d’eccellenza provenienti da tutto il territorio nazionale. Nella serata di sabato 8 saranno di scena due band, in fase di definizione, proposte rispettivamente dal _Reset Festival di Torino e dal festival EdicolAcustica di Grosseto.
Poi, alle 21.20 circa, sarà di scena la voce dell’artista Pola Rise, in arrivo dalla Polonia attraverso la piattaforma Sonicbids: una voce morbida e delicata che si unisce alle sonorità elettroniche del produttore Manoid, che la accompagna in scena con Tobera alla chitarra, per trasportare il pubblico in un viaggio affascinante e dalle sfumature oniriche.
Lasciato il campo del Giardino sotto le Mura al Dj set a cura di Radiolina, la musica dal vivo si sposta al Teatro Civico in Castello per la seconda parte della serata: apre sul main stage, alle 22, il duo Sorge, un progetto di musica elettronica nato nel 2014 da Emidio Clementi, cantante dei Massimo Volume e scrittore, e Marco Caldera, produttore, musicista e tecnico del suono. L’amore condiviso per l’elettronica unito a un immaginario comune coltivato nei lunghi tour insieme, ha portato alla realizzazione di dieci brani per elettronica, pianoforte e voce, pubblicati lo scorso febbraio nell’album di debutto “La Guerra di Domani”, pubblicato da La Tempesta Dischi.
Subito dopo, nell’acoustic stage, il testimone passa al cantautore Niccolò Francisci (presentato nell’ambito della Rete dei Festival dal Meeting del Mare di Marina di Camerota), chitarrista, compositore, autore di testi, con forti attitudini teatrali con cui dal vivo coinvolge il pubblico. Nel 2015 pubblica online il suo primo disco, “Alice”, un concept album punk, in cui si condensa la sua vena artistica: leggera, ironica, non-sense, elaborata ma semplice e immediata.
L’ultimo set della serata porta al centro dei riflettori un altro grande protagonista del festival, Blixa Bargeld, membro e fondatore eminente dei gloriosi Einstürzende Neubauten, nonché stretto collaboratore di Nick Cave, di scena con la coppia d’avanguardia elettro-pop KiKu, e con Black Cracker, autore, produttore, MC e artista indipendente. Kiku è sodalizio artistico del trombettista Yannick Barman e del percussionista Cyril Regamey, entrambi appassionati di musica d’improvvisazione e di composizione; dopo anni di sperimentazione, abbandonate le sue radici acustiche in favore di campionamenti e loop, il duo ha creato un singolare mix di timbri, improvvisazione ed elementi compositivi abbattendo i confini tra jazz, musica da camera, elettronica e rock, riuscendo ad attirare l’ascoltatore in un viaggio attraverso paesaggi sonori ancora sconosciuti. Tre grandi maestri dell’elettronica che hanno unito le forze per dare forma a un grande progetto sperimentale in cui si mescolano rock, poesia germanica e sperimentazione, che ha preso forma nell’album “Marcher sur la tête”, uscito due anni fa per la Everest Records.
A calare il sipario sulle quattro serate di musica, domenica 9 alle 17, un appuntamento particolare attende il pubblico del KME ai Giardini pubblici: “Yidaki, il massaggio sonoro”, una cerimonia-concerto a cura di Marco Ferrante, già di scena la sera prima con la sua performance di didjeridoo.
Dopo una pausa di cinque giorni, il Karel Music Expo torna venerdì 14 ottobre con un altro imperdibile concerto: all’Auditorium del Conservatorio (in Piazza Ennio Porrino) tiene banco il chitarrista Tommy Emmanuel, accompagnato da un altro chitarrista acustico d’eccezione, Andy McKee.
Tommy Emmanuel è riconosciuto come uno dei massimi interpreti della chitarra acustica a livello mondiale, noto soprattutto per la sua tecnica del fingerstyle. Classe 1955, il musicista australiano ha ridisegnato e sconvolto uno stile chitarristico appassionando un pubblico sempre più ampio ed eterogeneo con le sue straordinarie performance. La sua prossima tournée in Italia, vede come special guest Andy McKee, anche lui talento della chitarra acustica, capace di trasformare le corde del suo strumento in una grande orchestra attraverso l’uso di accordature alterate, tapping, percussioni e una personalissima tecnica a due mani. Il concerto è proposto da Vox Day in coproduzione con l’associazione toscana Arte&Arte.
Non solo musica al KME
Musica ma non soltanto al Karel Music Expo: tanti altri appuntamenti e iniziative danno spessore, come di consueto, anche a questa edizione del festival.
Dopo il debutto dell’anno scorso, ritorna KME Movie, la selezione di corti d’artista realizzata in collaborazione con lo Skepto International Film Festival, l’annuale rassegna cagliaritana che coinvolge filmmaker indipendenti di tutto il mondo. Due le serate di proiezioni: giovedì 6 e venerdì 7 ottobre, dalle 19 alle 20 nella Sala delle Mura del Centro Comunale Il Ghetto, in via Santa Croce, con ingresso gratuito.
“Esibirsi in regola” è il titolo del workshop dedicato ai musicisti e artisti dello spettacolo in programma il 7 ottobre (dalle 17.30 alle 18.30) negli stessi spazi, a cura della cooperativa ESIBIRSI di Pordenone, che opera in tutta Italia contribuendo a sostenere gli artisti nel dedalo degli adempimenti fiscali e contributivi. L’iscrizione è gratuita ma occorre prenotarsi tramite la segreteria di Vox Day (tel. 070 840345, e-mail [email protected]).
Ecosostenibilità e riduzione dell’impatto ambientale del festival sono la ragione di KME Offgrid, una serie di iniziative che mirano a incentivare il pubblico del festival ad assumere comportamenti virtuosi e rispettosi della natura. Diverse, anche quest’anno, le iniziative dedicate alla mobilità sostenibile e in particolare all’uso della bicicletta. Ecco, dunque, per chi arriverà ai concerti con questo mezzo, la possibilità di lasciarlo in custodia nei corner della Federazione Italiana Amici della Bicicletta previsti al Teatro Civico di Castello e al Giardino sotto le Mura. E per gli associati alla FIAB il biglietto di ingresso ai concerti costa il trenta per cento in meno.
Prezzi scontati per tutta la durata del festival anche sul noleggio delle biciclette, a pedali o elettriche, di Charter Bike per andare in giro a visitare la città.
Per andare alla scoperta delle bellezze della Cagliari storica, ma anche del Parco Naturale del Molentargius e del Poetto, ci sono pure i giri turistici su segway, elettrici ed ecosostenibili, della NewWaySardinia. Grazie alla convenzione con il Karel Music Expo, nei giorni del festival si potrà usufruire di uno sconto del trenta per cento su tutti i tour.
Per chi arriva al festival da fuori Cagliari c’è poi Ajò in Pullman, un servizio di bus navetta a disposizione in più punti della Sardegna per raggiungere il luogo del concerto e tornare a casa in sicurezza, condividendo il chilometraggio con altri fan a costo ridotto. Il
servizio viene erogato a raggiungimento di un numero minimo di partecipanti. Per prenotazioni: 328 94 62 428.
La promozione dell’ecosostenibilità passa anche attraverso l’utilizzo di posate riciclabili al cento per cento e i contenitori per la raccolta differenziata posizionati presso il Giardino sotto le Mura. Qui avverranno le degustazioni proposte da due eccellenze del comparto enogastronomico regionale: la Liquoreria Collu di Decimomannu, che interpreta con passione e sapienza l’antica tradizione di trasformare le piante tipiche sarde in elisir e liquori genuini (Mirto rosso, limoncello, filu ‘e ferru, liquore di agrumi, di carruba, di foglie di Maria Luisa); e Lucitta, specialista dello slow food da strada, che propone una cucina di qualità alla portata di tutti, per conoscere le bontà dei territori senza muoversi da casa: panadine alla verdure, hamburger di pecora, polpette di pesce, culurgiones ogliastrini.
Tradizione ma anche innovazione al Karel Music Expo. Ecco dunque, presente con uno stand di rappresentanza, sempre al Giardino sotto le Mura, il Fablab Cagliari, un laboratorio aperto in cui poter costruire “quasi” tutto sul principio dell’utilizzo di materiale open source di facile reperibilità e macchine a basso costo per la riproduzione di oggetti modellati al computer. Per chi acquista il biglietto per il festival nella sede del Fablab in via Barcellona 63A, in omaggio un gadget esclusivo targato KME e realizzato con nuovissime tecnologie.
Tutte le serate live saranno seguite da Unica Radio, la Webradio degli studenti universitari di Cagliari, attraverso interviste, analisi e approfondimenti a cura di Simone Cavagnino. Si rinnova poi, ancora una volta, la collaborazione con il web channel Balcony TV, che anche in questa edizione riprenderà i set acustici di alcuni artisti del KME in un suggestivo balcone del quartiere cagliaritano di Castello. Seguirà il festival con lo streaming e gli speciali dedicati anche Exitwell, la rivista bimestrale, cartacea e gratuita, edita dall’associazione Adastra e interamente dedicata alla musica indipendente e alternativa.
Due diverse iniziative completano il cartellone del decimo Karel Music Expo nel terzo e nel penultimo fine settimana di ottobre. Sabato 15 e domenica 16, alla Sala Anfiteatro della Regione Autonoma della Sardegna (in via Roma 253) si tiene il congresso-laboratorio “Nuova Economia e Diritti Umani, dalla competizione alla cooperazione, per un nuovo sistema di produzione e ridistribuzione”. Relatori l’economista Nino Galloni, ex funzionario del Ministero del Bilancio, direttore generale di quello del Lavoro, e con un passato di docente universitario; Pierangelo Spazzoli, esperto in amministrazione di società di capitale, in economia aziendale e sviluppo e gestione di impresa; e Wolfgang Marongiu, ricercatore indipendente nell’ambito dei modelli economici d’innovazione e dei Diritti Umani.
La contingente situazione economica mondiale – questo l’assunto di base della due giorni – sta favorendo la formulazione e lo sviluppo applicato di impianti etici innovativi inerenti nuovi sistemi economici in grado di risolvere l’emergenza e di riposizionare le forze produttive secondo criteri profondamente rispettosi dei Diritti Umani. Il punto di partenza di questa nuova visione applicata sono i produttori – precipuamente del comparto agricolo e alimentare e dei beni di prima necessità – ma anche il singolo cittadino autodeterminato, ognuno latore delle proprie competenze specifiche e del proprio capitale umano. Dal superamento delle logiche di valorizzazione del capitale basate sulla moneta bancaria alla rivisitazione dei tassi di pressione fiscale e del sistema stesso della funzione creditizia, viene presentata in forma descrittiva e laboratoriale, una formula completa – dinamica e verificata – di transizione dal capitalismo (dove il precipuo obiettivo sociale è la valorizzazione del capitale) al “dopo”, la situazione in cui il capitale si crea – e il lavoro in tutte le sue forme, anche creative, non trova più limitazioni alla propria funzione di rispondere alle esigenze sociali – attraverso il meccanismo dei tassi negativi.
L’ultimo impegno in calendario, nel weekend successivo – sabato 22 e domenica 23 ottobre -, è “Di padre in figlia”, un laboratorio di riconoscimento e utilizzo delle erbe officinali con l’esperta Maria Sonia Bosconi. Il Karel Music Expo celebra così i saperi antichi con una giornata in mezzo alla natura e i boschi dei Sette Fratelli, per imparare a riconoscere e utilizzare erbe, bacche e fiori autunnali per scopi curativi e alimentari. L’iscrizione costa venti euro, ma dato il numero limitato dei posti disponibili è indispensabile la prenotazione entro il 30 settembre alla segreteria di Vox Day (tel. 070840345, e-mail [email protected]).
Biglietti e abbonamenti
Il biglietto di ingresso per i concerti in programma al Teatro Civico di Castello il 7 e l’8 ottobre costa quindici euro (più diritti prevendita) se acquistato in prevendita; diciotto euro, invece, il prezzo al botteghino, ridotto a dodici per i minori di venticinque anni. L’abbonamento per le due serata costa venticinque euro più diritti in prevendita, ventotto euro al botteghino.
I biglietti si possono acquistare online su www.vivaticket.it (ricercando Karel Music Expo) e su www.diyticket.it (per acquistare il biglietto cartaceo in tutti i punti SISAL). Prevendite cartacee a partire dal 12 settembre a Cagliari al FabLab, in via Barcellona 63A, e da Vox Day, in via Gramsci 2c a Selargius.
Trenta euro (più diritti di prevendita) è il prezzo in prevendita di un posto in poltronissima e venticinque (più diritti di prevendita) in poltrona per il concerto del 14 ottobre di Tommy Emmanuel e Andy McKee all’Auditorium del Conservatorio. Al botteghino, la sera del concerto, costano invece rispettivamente trentadue e ventisette euro. Biglietti e abbonamenti possono essere acquistati anche con valuta Sardex.
Per informazioni, la segreteria di Vox Day risponde a