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di Paolo Rapeanu
Il reparto più “caldo”, non solo a livello medico, al Santissima Trinità, è quello degli Infettivi. Da lì sono arrivati, negli ultimi giorni, svariati sos: “Caldo insopportabile, i condizionatori sono ancora spenti e chi dovrebbe fare qualcosa continua a chiudere gli occhi”. Risultato: si boccheggia – bene andando – e infermieri e medici “finiscono i turni di lavoro con i camici e le magliette totalmente bagnati dal sudore”. E i pazienti non se la passerebbero meglio: “Da chi è ricoverato a chi rimane solo per qualche ora, tutti lamentano le difficoltà legate al caldo”. La denuncia arriva dal segretario provinciale Fials Paolo Cugliara: “Siamo in piena estate, è assurdo che in un ospedale si debba lavorare come se fossimo nel Terzo mondo”.
E chi dovrebbe intervenire, tanto per cambiare, non interviene: “La direzione generale dell’azienda ignora i ripetuti sos lanciati dagli operatori, il rischio di avere danni a livello di salute è elevato. Nelle ultime ore ho ricevuto due nuove telefonate da parte di infermieri che si lamentano per il super caldo. Ormai ho perso il conto di quante volte mi è squillato il telefono, serve un intervento in tempi ultra rapidi”, chiosa Cugliara