Cagliari, al Comune case e un bar confiscati alla criminalità: “Gli affitti alle ragazze madri in difficoltà”

A palazzo Bacaredda immobili per un valore complessivo da 500 mila euro: due appartamenti in via Loddo Canepa e in via Campeda e un locale in via Savoia. La proposta: “Affittiamoli e diamo i proventi alle giovani madri in difficoltà per sostenerle in un percorso di autodeterminazione economica”


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C’è il via libera della Commissione Patrimonio che nella seduta pubblica di ieri, nella video-conferenza presieduta da Marcello Polastri, ha votato all’unanimità, dicendo sì all’acquisizione di 3 unità immobiliari più un posto auto, sequestrate alla criminalità organizzata.
Il valore complessivo dei beni? Oltre mezzo milione di euro, i cui relativi  affitti contribuiranno allo sviluppo della città.
L’iniziativa del Comune di Cagliari consentirà infatti al capoluogo isolano di disporre presto, tramite le istituzioni competenti, di 4 beni immobili: tra essi un appartamento dal valore di 300 mila euro, per poi “affittarli ricavando dei proventi”.
Per Marcello Polastri, il ricavato dall’affitto degli stabili potrebbe andare “alle giovani madri che si troverebbero in forte difficoltà, e che verranno altresì aiutate in un percorso di autodeterminazione economica”.  L’assessore al Patrimonio Paolo Spano che nel corso della seduta on-line della Commissione politiche per la sicurezza e patrimonio, ha reso noti anche altri particolari sulle unità immobiliari sottratte alla criminalità organizzata e che ora, tramite un decreto del Direttore dell’Agenzia Nazionale per i beni sequestrati, di grande valore, verranno trasferiti con appositi decreti esecutivi.
C’è un appartamento da 100 metri quadri in via Campeda, dal valore di 130 mila euro, di un secondo appartamento dal valore di 127 mila euro, di un locale adibito a bar, situato in pieno centro storico, nella centralissima via Savoia, occupato da un affittuario in possesso di un contratto di 6 anno più altri 6 rinnovabili.
C’è infine una casa dal valore di 300 mila euro, estesa 126 metri quadri, situata in via Loddo Canepa 8 con annesso posto auto interrato, dal valore aggiuntivo di 20 mila euro. Valore complessivo degli immobili, più di mezzo milione di euro.
Presto in Consiglio comunale di Cagliari la delibera predisposta dalla Giunta Comunale che chiederà all’aula consiliare di Palazzo Bacaredda, di esprimersi appunto in merito per l’acquisizione al patrimonio indisponibile dei beni confiscati alla criminalità organizzata nel territorio cittadino.
Il Presidente della Commissione consiliare Patrimonio e Sicurezza, Marcello Polastri, ha accolto, con tutti i commissari, l’invito degli uffici per poter fa re arrivare un parare favorevole all’attenzione di tutti i consiglieri di Cagliari,  e votar la delibera di indirizzo con la massima urgenza.9
“E’ il Codice Antimafia – afferma l’Assessore alla Sicurezza Paolo Spano – che disciplina le procedure per il sequestro e la confisca dei beni alla criminalità organizzata e per il loro utilizzo per finalità sociali delle Amministrazioni locali. Questi beni possono essere altresì utilizzati dagli enti territoriali per le finalità di lucro e i relativi proventi che devono essere reimpiegati esclusivamente per finalità sociali”.
“In particolare – afferma Polastri – la Legge prevede che i beni sequestrati e confiscati possano essere trasferiti al patrimonio indisponibile del Comune per finalità istituzionali, sociali oppure economiche, con vincolo di reimpiego dei proventi per finalità sociali. In tal senso, infatti, gli enti territoriali destinatari possono amministrare direttamente il bene oppure sulla base di un’apposita convenzione, assegnarlo in concessione anche a titolo gratuito, e nel rispetto dei principi di trasparenza con adeguata pubblicità e parità di trattamento – precisa Polastri –  guardando ad esempio a comunità, enti, associazioni, oppure a organizzazioni di volontariato, a cooperative sociali per finalità sociali”.
Hanno detto sì, votando la proposta della Commissione, anche i consiglieri comunali Benucci, Perra, Polo, Puddu, Sirigu, Soru, Loredana Lai e Marcello Piras e il presidente Polastri.
Spetterà dunque ora, all’aula consiliare di via Roma, dare avvio oppure no, alle politiche decisionali con l’affitto di questi beni per le finalità e le linee di indirizzo illustrate e votate in commissione.


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