Uno, due, tre, quattro, cinque, sei, sette, otto, nove, dieci. Il conteggio dei carro attrezzi che entrano, con tanto di automobile a “traino”, nel parcheggio dei veicoli rimossi della polizia Municipale di viale Monastir, dovrebbe fermarsi appunto a quota dieci, tanti sono i mezzi nella disponibilità degli agenti. Ma, una volta piazzata l’auto in questo o quello stallo, il carrogru esce nuovamente, pronto per “agganciare” qualche nuova macchina parcheggiata male o – come sta capitando sempre più spesso – lasciata in una strada dove, una volta al mese, passa la spazzatrice comunale. Anche nel terzo lunedì mattina di maggio, sono oltre quindici le vetture rimosse e portate, nel giro di due ore, in viale Monastir. Una “processione” quasi continua che viaggia in parallelo con quella, a piedi, dei cagliaritani che arrivano per pagare la multa e ritornare in possesso dell’automobile. Primo e terzo lunedì del mese, secondo martedi, quarto giovedì, primo mercoledì, terzo venerdì del mese: ogni giorno, in città, ci sono divieti di sosta in questa o quella strada, dalle 6 alle undici del mattino, per garantire la pulizia delle vie.
“Cosa posso dire? Mi hanno fregato. Ieri sera mi sono dimenticato che in via delle Libellule puliscono la strada il terzo lunedì del mese”, sbotta Mario Deidda, infermiere 67enne: “Settantasette euro più altri ventotto per il verbale, è la prima volta che mi capita. Non fa certo piacere buttare oltre cento euro così, non è facile ricordarselo sempre, anche perché nelle strade circostanti il divieto è un altro giorno e tutto diventa complicato. Il Comune cambi gli orari, faccia fare la pulizia nel primo pomeriggio, alle sei del mattino io sto ancora dormendo”. Multa poggiata nel sedile del passeggero e mani di nuovo sul volante, dopo aver pagato la contravvenzione, anche per il 48enne Mario Spiga: “Ho parcheggiato l’auto in viale Merello, c’era il cartello di divieto per il terzo lunedì del mese, alle otto del mattino me l’hanno presa. Una distrazione, non è mai successo”, racconta, “gli orari andrebbero modificati, almeno dalle nove del mattino per consentirci di poter andare al lavoro. Io esco da casa solitamente alle otto, sono venuto a riprendermi la mia Bmw a piedi”.