Cagliari, addio alla vecchia Fiera: “Era una pena vederla”. Il nuovo progetto presentato a Conte

De Pascale: “I tempi son cambiati, gli operatori non avevano più nessun ritorno e anche per loro vederla vuota era una pena. Ora bisogna azzerare tutto per ripartire. L’obiettivo è che il nuovo piano possa essere inserito tra i progetti finanziabili da Invitalia. Contiamo sul sostegno della nuova giunta regionale”


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Addio per sempre  a trattori e giostre. La Fiera del futuro guarderà all’enogastronomia, alla nautica, alle start up e al turismo. Ma per la trasformazione servono ora i soldi. Tanti soldi per buttare giù i vecchi padiglioni (resterà in piedi l’immobile di pregio disegnato da Ubaldo Badas) e riqualificare il polo di viale Diaz. Venti giorni fa il progetto è stato presentato al premier Conte. L’obiettivo ora è che possa essere inserito nei progetti finanziabili da Invitalia (l’Agenzia nazionale per lo Sviluppo), “magari col sostegno della nuova giunta regionale”, auspica Maurizio De Pascale, presidente della Camera di Commercio di Cagliari, “in caso positivo contiamo di avere le prime già nel 2020”.

De Pascale è amareggiato per i cancelli di viale Diaz rimasti quest’anno sbarrati il 25 aprile e il 1° maggio per la prima volta dopo 70 anni. “Premesso per un cagliaritano come me vedere la Fiera chiusa è motivo di amarezza. Però”, sottolinea, “è anche vero che bisogna prendere atto del fatto che i tempi sono mutati. Perché la Fiera che tutti abbiamo conosciuto ormai era una pena vederla aperta e vuota, non solo per chi la organizzava ma anche per gli espositori che non avevano più nessun ritorno economico.

Va interamente ripensata come funzioni”, aggiunge, “perché le fiere generaliste non hanno più motivo di essere. Tanto più se hanno una struttura con vecchi hangar militari trasferiti o edifici di pregio come Badas ormai difficile da ristrutturare, organizzare e gestire. Il progetto di intervento su quartiere fieristico è stato presentato 20 giorni fa al premier Cinte. Ci auguriamo che la nuova giunta regionale sposi questo grande progetto che servirà alla Sardegna intera. Bisogna azzerare per ripartire”.

 


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