Cagliari, addio ai rioni popolari: 550 euro per un bilocale a Is Mirrionis e San Michele, anche mille a Fonsarda e San Benedetto

Mercato degli affitti spietato, aumenti choc. Metà stipendio medio vola via ogni mese se si sceglie di vivere in periferia o semi periferia. E a Pirri almeno 600 euro al mese. Costi stellari tra San Benedetto e Bonaria, idem nella caotica zona della Marina: tutti i dati.


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Chi ha una casa sfitta a Cagliari è ricco e, quasi sempre, lo sa, e anche molto bene. Monolocale, bilocale o trilocale: la differenza è solo legata a quanti soldi potrà ottenere, al mese, con un affitto. Va avanti senza sosta, infatti, nel capoluogo sardo, la ripresa dei valori degli affitti. Dopo lo stop per il Covid nel 2021, la risalita è iniziata già dall’anno successivo, a ritmo serrato. Il mercato nazionale delle locazioni, nella seconda parte del 2023, continua a registrare un aumento dei canoni di locazione del +4,2% per i monolocali, del +3,6% per i bilocali e del +3,4% per i trilocali. I dati, forniti dall’ufficio studi di Tecnocasa, inglobano ovviamente anche la città capoluogo della Sardegna. E si scopre che non esistono più rioni popolari e, per così dire, “fighetti”. Certo, la differenza di prezzo c’è tutta e si nota tra il centro e la periferia, il problema è che bisogna scucire cifre tutt’altro che basse anche se si sceglie un rione “popolare”. Ecco i dati: a San Michele servono 450 euro mensili per un monolocale, cento in più per un bilocale e 650 per un trilocale. A Mulinu Becciu la forbice va dai 450 per una sola stanza più bagno ai 750 euro per un trilocale. Is Mirrionis viaggia, con la stessa tipologia di appartamenti messa in fila, dai 450 sino ai 750. Sant’Avendrace è quasi da “signori”, per un trilocale serve mettere, ogni mese, 850 euro nelle tasche del padrone della casa.
L’isolato rione di Castello viaggia tra i cinquecento e i 750 euro, mentre a Pirri servono tra i 550 e i 750 euro. Il top si raggiunge a San Benedetto, Fonsarda e Bonaria: tra piazza Repubblica, via Dante, piazza San Benedetto e l’area attorno a piazza Giovanni XXIII si viaggia dai 600 euro per un bilocale ai mille per un trilocale. A Villanova e Stampace tra i 650 e gli 850, e nella caotica Marina bisogna mettere in conto di spendere, per un bilocale in affitto, almeno 700 euro al mese, cinquanta euro in più per un trilocale e non meno di cinquecento per il “buco” più piccolo tra i tre, il monolocale. Assai costoso, quindi, per una coppia, pensare di andare a vivere insieme in affitto: ipotizzando che entrambi siano lavoratori, infatti, non troveranno mai un tetto sotto quota 550-600 euro a Cagliari. Per tutto il resto dei desideri, si fa per dire, c’è l’hinterland, cioè i Comuni della Città Metropolitana: più ci si allontana dal capoluogo più il prezzo è conveniente, ma bisogna mettere in conto altre spese, su tutte la benzina nel caso il posto di lavoro sia proprio in quella città dove i padroni degli appartamenti in affitto hanno deciso, al pari dei loro “colleghi” delle altre regioni, di non scendere oltre una certa soglia minima.


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