Cagliari, 52enne invalida e con la leishmaniosi in mezzo alla strada: “Sto morendo giorno dopo giorno

Il dramma di Tiziana Saba, da maggio scorso si arrangia come può in una malandata roulotte in via Is Mirrionis: “Topi, zecche e le mie malattie, sento la vita che se ne va. Caro sindaco Zedda, basta giardinetti, piste ciclabili e gay: pensa a noi senzatetto”. GUARDATE la VIDEO INTERVISTA


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di Paolo Rapeanu

L’orologio a parete – di una roulotte – segna le quattro meno un quarto. Le batterie hanno esaurito la loro carica, mentre quella “vitale” di Tiziana Saba c’è ancora, ma chissà sino a quando: “Sono italiana, sarda e cagliaritana, mi spetta un appartamento popolare ma le graduatorie non sono ancora uscite. Sono una donna disabile buttata in strada, le istituzioni mi stanno facendo pian piano morire”. Fa l’elenco delle malattie che le stanno distruggendo il corpo, Tiziana: “Sono diabetica, ho l’ipertensione arteriosa, gli attacchi di panico, la leishmaniosi viscerale e la depressione. Tutto, ormai, da quattro anni”. Disabilità riconosciuta al settantacinque per cento, “ma sto facendo ricorso per portarla al cento per cento”, la 52enne riceve meno di trecento euro al mese, ed è disoccupata. “Sino ad aprile scorso ho avuto un letto al coperto grazie al programma comunale ‘emergenza freddo’, poi ho chiesto aiuto alle assistenti sociali ma nulla”.
Gli aiuti minimi non mancano: “La Croce Rossa, il medico di strada, l’associazione ‘Tutti per te’ di Walter Montis e il politico Edoardo Tocco mi hanno dato e mi danno una mano, ma io non posso continuare a vivere qui”. L’acqua corrente non c’è, Tiziana per lavarsi riscalda dell’acqua e poi si ‘nasconde’ dietro quello che è un separè di fortuna, formato da pannelli di plastica. Fuori dalla sua roulotte due maxi striscioni. In uno c’è scritto un ‘inno’ al diritto alla casa per tutti, nell’altro un messaggio per Massimo Zedda: “Caro sindaco, basta pensare ai giardinetti, piste ciclabili, movide, passeggiate, gay. È ora di pensare ai senzatetto”. Per chi volesse aiutare Tiziana Saba, è possibile contattarla sul suo profilo personale Facebook, basta cliccare qui.


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