Cagliari, 200 malati disperati e in lotta: “Non chiudete Chirurgia plastica e Centro ustioni del Brotzu”

Sos dei pazienti del reparto di Chirurgia plastica e del Centro ustioni del più grande ospedale della Sardegna: “Dove andremo a curarci? La nostra salute viene sfregiata dalle scelte assurde della Regione”


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Hanno formato un comitato spontaneo, “No alla chiusura della Chirurgia plastica e Centro ustioni dell’ospedale G. Brotzu di Cagliari”, e si dicono pronti a battagliare per i loro diritti. Esplode una clamorosa polemica che vede in prima fila centinaia di cagliaritani e sardi: “Facciamo un formale appello alle istituzioni competenti per bloccare il trasferimento della struttura complessa di Chirurgia plastica e Centro ustioni dell’ospedale Brotzu, il reparto dove veniamo curati. Infatti il trasferimento, deciso con delibera regionale 34/16 del 12/07/2017, determinerà la chiusura della struttura complessa che è un’eccellenza della sanità sarda mentre si predisporrà una
nuova struttura presso il Policlinico che non consentirà l’assistenza delle patologie specialistiche della chirurgia plastica ricostruttiva trattate finora nel reparto dell’ ospedale Brotzu, con una grande casistica”, così si legge nel documento inviato in esclusiva a Cagliari Online.

“Arru, che combini?”, si chiedono ancora, con un chiaro riferimento all’assessore regionale della Sanità, e quindi alla Regione. “Inoltre, essendo il reparto del Brotzu il centro di riferimento per il Sud Sardegna, si verificherà
anche l’interruzione delle cure per gli ustionati, che non verranno presi in carico al Policlinico. Noi pazienti da parecchi mesi denunciamo l’ illegittimità del trasferimento perché la delibera 34/16 è in contraddizione con la riforma della rete ospedaliera approvata il 25/10/2017, la quale, classificando l’ospedale Brotzu come presidio di II° Livello e D.E.A. di II° Livello nonché Hub, impone che al suo interno vi sia la struttura complessa della Chirurgia plastica e delle cura delle ustioni”. Cagliari Online, nei prossimi giorni, intervisterà alcuni di questi tanti malati in lotta per non far chiudere i due reparti.