Burcei sempre più isolata, autobus a singhiozzo: la rabbia dei pendolari

Non ci stanno, gli abitanti di Burcei. Un territorio sempre più isolato, anche dalle nuove contestatissime coincidenze degli autobus che rendono Cagliari idealmente più lontana


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Gli abitanti di Burcei

L’autobus Cagliari-Burcei delle 14.05 con arrivo alle 15.15, con la coincidenza al bivio alle ore 15.00, effettuava anche la corsa Burcei-bivio (ore 15,50) e viceversa (ore 16.07) per ripartire per Cagliari alle ore 16,20, consentiva il rientro a casa in orario accettabile di studenti e lavoratori che terminavano le rispettive attività dopo le 14.05, altrimenti costretti ad attendere le successive corse Cagliari-Burcei, in partenza dalla Stazione di Piazza Matteotti, alle ore 18,30 e alle ore 20,05, con arrivo a destinazione rispettivamente alle ore 19,48 e alle ore 21,18. La decisione, – contrasta con gli obiettivi del piano regionale dei trasporti che riconosce “il diritto alla mobilità delle persone” [….] rendere più accessibile il sistema a tutte le categorie fisiche e sociali, ed in particolare alle fasce più deboli e marginali in qualsiasi parte del territorio siano localizzate; […] contribuire a governare le trasformazioni legate ai riassetti territoriali intervenendo, in combinazione con altre iniziative, sui fenomeni di migrazione insediativa, quali lo spopolamento delle aree interne, – discrimina categorie deboli di cittadini, limitandone i diritti costituzionali di partecipazione alla vita sociale e alle attività che contribuiscono alla crescita individuale, creando di fatto i presupposti per favorire l’abbandono degli studi. I cittadini di Burcei già pesantemente penalizzati da provvedimenti adottati per sopperire ad errori nella pianificazione viaria e nella gestione complessiva del territorio e dei servizi: – il limite di velocità a 50Km/h sulla strada statale 125 dal km. 13.300 al km 26.700 su un percorso complessivo di Km 38, di cui ulteriori 9 km costituiti da curve che impediscono una maggiore velocità; – l’esclusione del paese dal percorso della 554 bis; – il ritardo nella realizzazione del percorso alternativo, ancora in fase di progettazione dopo quasi 20 anni; – il mancato inserimento nella città metropolitana; – la perdita dell’autonomia scolastica dell’istituto comprensivo; – il progressivo spopolamento del paese dovuto alla migrazione di intere famiglie verso l’area vasta di Cagliari per avvicinare i propri figli al luogo di studio.


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