Buonisti e Zeddiani lasciano la città delle transenne ai vandali

L’opinione di Enrica Anedda: Cagliari è diventata una città-transenna, dove le nuove opere vengono imbrattate e dove basta un po’ di pioggia per mettere a nudo i difetti delle nuove opere pubbliche. Non si vedono telecamere, la situazione peggiora ogni giorno

di Enrica Anedda Einrich

La città è diventata una grande transenna; ce ne sono dappertutto. In via Vittorio Veneto da tempo immemorabile restringono pericolosamente la carreggiata in prossimità di una curva. Ora ci sono anche in viale Bonaria, nel bel mezzo del traffico cittadino e il prezzo è l’ennesima deviazione con ingorgo all’ora di punta. Buonisti e Zeddiani invocano la pazienza, che non ha nessun senso se si tratta di riparazioni. A Sant’Elia dopo due giorni dalla realizzazione delle opere i vandali hanno fatto una strage. Persino un bagno pubblico ridotto in poltiglia a tempo di record. Senza alcun senso della realtà la giunta Zedda fece effettuare in quel problematico quartiere dei lavori per la passeggiata( ciclabile) senza poi più curarsene. Dopo forse un anno la vergogna indecorosa è ancora là davanti al mare sotto gli occhi di tutti (turisti compresi).

Ora i commercianti ammoniscono Zedda: ” il Comune intervenga al più presto per riparare i danni del maltempo in via Garibaldi”. Pare che i lavori nella strada dello shopping, fiore all’occhiello del giovane sindaco, non siano stati fatti a regola d’arte; l’aggravante è il tempo che passa senza provvedere, con l’ obbligo delle consuete transenne, nuovo simbolo della città di Cagliari. Si potrebbe farne il nostro distintivo al posto della sella del diavolo. La politica, l’ abbiamo capito, è questa: a Cagliari non si ripara niente, l ordinaria amministrazione non esiste. Si fanno solo grandi opere, se poi cadono in rovina poco importa. Dopo la messa in sicurezza la giunta gira la testa dall’altra. L’obiettivo sono i proclami e i voti; forse( viene il sospetto) anche quelli dei vandali, sempre impuniti. Imbrattamenti e scritte con offese e minacce campeggiano identiche oramai da anni nel centro storico, sono talmente intoccabili che assurgono a simbolo della nostra identità ( ho sentito anche questa idiozia) nei nuovi campi sportivi di terrapieno, dove sorge la moderna astronave/ristorante. La strategia è geniale: si lascia tutto così per invogliare a nuovi danni. Di telecamere, non si vede traccia nonostante le promesse pre-elettorali del Sindaco. La situazione di giorno in giorno peggiora. La giunta è cieca e sorda. Vorrei che i consiglieri comunali di maggioranza e opposizione con parole forti e decise indirizzassero la giunta verso i fatti. Finalmente.


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