Concorsi interni al Brotzu, atto secondo. Dopo l’associazione nazionale FITeLaB (Federazione Italiana Tecnici di Laboratorio Biomedico), ora è l’ANTeL che va all’attacco con accese polemiche e scrive :”L’azienda ospedaliera Brotzu bandisce un concorso per l’attribuzione di attività professionali proprie del Tecnico Sanitario di Laboratorio Biomedico a professionisti appartenenti ad altre categorie e privi, perciò, del titolo abilitante specifico”, la Presidenza Nazionale ANTeL diffida la AOB di Cagliari e invia corrispondente segnalazione al Ministero della Salute e all’Autorità Nazionale Anticorruzione.
LA DIFFIDA. In seguito alla deliberazione n. 2419 del 28.12.2016, con la quale l’A.O. Brotzu indice un concorso pubblico per otto posti di collaboratore tecnico professionale- biologo, categoria D – CCNL Sanità e un posto di collaboratore tecnico professionale- Chimico, categoria D del CCNL Sanità, il Presidente Nazionale Antel dott. Fernando Capuano ha notificato, tramite l’ufficio legale, diffida al Direttore Generale dell’A.O. Brotzu, tott.ssa Graziella Pintus, e per conoscenza all’Assessorato alla Salute della Regione Sardegna, al Ministero della Salute e all’Autorità Nazionale Anticorruzione, in quanto le attività professionali relative ai posti messi a bando sono riconducibili a quelle proprie della figura professionale del tecnico di laboratorio biomedico e quindi il bando stesso si trova “in aperta violazione della normativa vigente concorsuale che richiede il possesso dei titoli specifici e abilitanti per la partecipazione dei concorsi pubblici”.
‘’La stessa azienda ospedaliera – si legge nella diffida – era già stata soccombente in un ricorso avviato dall’Associazione ANTeL avverso un concorso per tecnici di laboratorio, al quale l’AOB ammetteva anche i possessori della laurea in biologia. Con sentenza n.3330 del 18.06.2013 il Consiglio di Stato aveva attestato che la laurea in biologia non costituiva titolo superiore nello stesso campo in cui opera il TSLB e non possedeva, quindi, il presunto ‘’carattere assorbente’’, come erroneamente sostenuto dalla AOB’’. “La sentenza del 2013 del Consiglio di Stato, rappresenta un momento di portata storica per i Tecnici di Laboratorio Biomedico – afferma il Presidente Nazionale di Antel Fernando Capuano – in quanto ha definitivamente acclarato come non possa sostituirsi una laurea di biologia, o di altri ambiti professionali, al titolo specifico richiesto per legge ai fini dell’esercizio della professione di TSLB, e quindi delle attività professionali ad essa riconducibili. E’ sconcertante che la stessa AO, a suo tempo soccombente, stia cercando di trovare degli escamotage per aggirare quanto così chiaramente attestato dal Consiglio di Stato, addirittura sottraendo posti in pianta organica ai TSLB per riservarli a figure prive di titolo e pertanto in violazione dell’art. 348 del codice penale, riguardante l’abusivismo professionale”. “L’auspicio è che tutti gli organi di vigilanza preposti e l’autorità anticorruzione, anche grazie all’ausilio importante che la diffusione della notizia attraverso la rete, possano sanare questa sempre più sconcertante situazione per la categoria dei tecnici di laboratorio, che intendono solamente difendere i propri posti di lavoro e che è favorita dalla mancanza di un ordine professionale che ne tuteli i diritti”.