Brundibar, Musica per non dimenticare

Foyer del Teatro Lirico


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Martedì 21 gennaio 2014 alle 18, nel Foyer di platea del Teatro Lirico di Cagliari, avrà luogo il convegno-seminario su “Brundibar, Musica per non dimenticare”, l’operina per ragazzi del compositore ceco ebreo Hans Krása, che il Conservatorio “G. Pierluigi da Palestrina” di Cagliari metterà in scena il prossimo 27 gennaio in occasione della Giornata della memoria 2014. Interverranno il Presidente del Conservatorio Aldo Accardo, la musicologa Myriam Quaquero, le docenti del Conservatorio e del Liceo Euclide Alessandra Seggi e Rita Gentili, la regista Maria Paola Viano. Il Direttore del Conservatorio di Cagliari Elisabetta Porrà presenterà la messa in scena dell’opera.
Brundibar figura ra le poche opere del compositore ceco ebreo Hans Krása giunte fino a noi. Si tratta di un’opera in due atti per dieci bambini solisti, coro di voci bianche ed ensemble strumentale, scritta su libretto di Adolf Hoffmeister nel 1938. La prima esecuzione di Brundibar risale al 1942 a Praga nell’orfanotrofio ebraico, che all’epoca ospita i bambini divisi dai loro genitori. L’anno successivo, quando quasi tutti gli interpreti vengono deportati nella fortezza di Terezin, Krása decide di ricostruire l’intera partitura, basandosi sulla propria memoria e sullo spartito del pianoforte che è ancora in suo possesso, adattandola agli strumenti disponibili presenti in quel momento nel campo di concentramento: flauto, clarinetto, chitarra, fisarmonica, piano, percussioni, quattro violini, un violoncello e un contrabbasso.
Molto conosciuta in Europa, Brundibár è un’opera viva, pensata per bambini che raccontano al mondo la loro prematura e inspiegabile fine. La trama dell’opera – tutta giocata sulla tutela della vita e sulla ricerca della libertà – si svolge infatti nella strada di una città, con una scuola, una latteria, una panetteria, le bancarelle del gelataio e il suonatore d’organetto. La vicenda contiene elementi fiabeschi come per Hansel e Gretel o I musicanti di Brema: i due bambini protagonisti, Pepícek e Aninka, sono infatti fratello e sorella, orfani di padre, e rappresentano la popolazione ebrea perseguitata dal nazismo.
Dopo la messa in scena di Brundibár a nel campo di concentramento di Terezin nel 1943, esaurite le repliche dell’opera, i nazisti trasferirono il compositore Krása e i partecipanti alla rappresentazione ad Auschwitz. Da lì, la maggior parte dei bambini e il musicista non fecero più ritorno.


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