Brotzu, scoppia il caso delle indennità negate per i trapianti: “Non si può trattare il personale con logiche da usa e getta”

“”Troppo frequentemente al Brotzu non vengono remunerate le competenze maturate con enorme impegno professionale. Ciò non è più tollerabile in un Ospedale centro di riferimento regionale per i Trapianti d’organo. Il tutto aggravato per la particolare attività e gli enormi sacrifici richiesti nel pieno di un’emergenza sanitaria di proporzioni straordinarie che sta mettendo sotto pressione, al limite della sopportazione,  tutti e in modo particolare  il personale sanitario”


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Non ha dubbi Attilio Carta, segretario della Uil: “Troppo frequentemente al Brotzu non vengono remunerate le competenze maturate con enorme impegno professionale. Ciò non è più tollerabile in un Ospedale centro di riferimento regionale per i Trapianti d’organo. Il tutto aggravato per la particolare attività e gli enormi sacrifici richiesti nel pieno di un’emergenza sanitaria di proporzioni straordinarie che sta mettendo sotto pressione, al limite della sopportazione,  tutti e in modo particolare  il personale sanitario. Non si può trattare il personale con logiche di usa e getta”.

E mentre il caso finisce anche in consiglio regionale con una interrogazione del Pd, la polemica sfocia anche in un duro comunicato sindacale firmato dai segretari Uil Attilio carta e Fabio Sanna: “E’ assurdo che, dopo un’attesa di oltre dodici mesi dall’improvviso blocco del pagamento delle specifiche Indennità, a suo tempo pattuite col personale interessato, lo stesso non abbia ancora percepito quanto dovuto per l’incessante attività svolta nel contesto dei Trapianti d’Organo.

Ciò non sorprende affatto, anzi, confermerebbe, infatti la scarsa attenzione degli Uffici aziendali preposti nei confronti del personale tutto. E’ oramai prassi consolidata che la remunerazione dell’encomiabile attività professionale singola e di gruppo, svolta dai vari operatori impegnati h 24 in attività sanitarie che meriterebbero, invece, solo attestati di sincero encomio, venga sistematicamente considerata quasi un’opzione e non un diritto assoluto del Lavoratore interessato, come invece dovrebbe essere.

Va ricordato che da sempre, la gestione univoca predisposta dagli uffici gestionali delle varie attività sanitarie, e non solo, prevedeva l’utilizzo quanto meno improprio di diversi Istituti contrattuali. Tant’è che gli stessi parrebbero essere oggetto di specifiche indagini da parte delle autorità investigative.

Relativamente all’attività dei trapianti la UIL accese un contenzioso per porre fine a questa grave inadempienza dell’Azienda nel suo complesso, sfociato persino in un ampio risalto mediatico e conclusosi unicamente per l’apprezzabile intervento dell’Assessore alla Sanità con relativa delibera della Giunta regionale n° 51/30 del 18 dicembre 2019. Tutto ciò però senza alcun riscontro reale per i Lavoratori, con l’evidente incremento, tra l’altro, dello Stress lavorativo e senso di incertezza fra il Personale del più grande Ospedale Pubblico, e centro di riferimento, per tutta la Sardegna.

Stante tutto ciò la scrivete sollecita ancora una volta chi in indirizzo al pagamento urgente delle indennità spettanti a tutto il personale, incessantemente impegnato nell’attività di cui in oggetto, secondo lo spirito della stessa succitata delibera di Giunta.

In assenza di puntale riscontro si procederà immediatamente a coinvolgere tutte le autorità preposte in materia di lavoro”.


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