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In un momento in cui si parla spesso di malasanità, i buoni esempi diventano quasi eccezione. Come quello di Lucia Mattana, claustrofobica sin da bambina, che ha potuto effettuare una risonanza magnetica sotto ipnosi, grazie alla nuova tecnica in sperimentazione dal 2013 nell’ospedale Brotzu di Cagliari.
La storia. “Premetto che sin da bambina soffro di sintomi di claustrofobia, tanto da non potere salire in un ascensore, entrare in una stanza chiusa o altro – racconta Lucia Mattana – Nei primi mesi dell’anno 2014, mi è sopraggiunta la necessità di effettuare una “Risonanza Magnetica” urgente ai fini di un intervento chirurgico. Per eseguire l’esame sono stati fatti alcuni tentativi in strutture specialistiche, ma non c’è stata alcuna possibilità di sottopormi a questo esame per via dei miei sintomi claustrofobici: per me era impossibile entrare dentro il tunnel della risonanza. Decisa comunque a sottopormi all’esame necessario con tutti i mezzi disponibili, ho deciso di fare un tentativo prenotando l’esame presso la struttura Brotzu, qui il personale della RMN è venuto a conoscenza dei sintomi descritti in premessa, della urgenza e della necessità improrogabile di effettuare la risonanza mettendomi così in contatto con il dott. Danilo Sirigu, radiologo presso la stessa struttura. A seguito di un breve colloquio, il dott. Sirigu, mi propone di eseguire alcune sedute di preparazione per poi effettuare l’esame di RMN sotto “Ipnosi”, cosa che ho accettato come ultimo spiraglio possibile, non essendo io minimamente a conoscenza della tecnica e dell’uso dell’ipnosi in medicina. Ho ben compreso la partecipazione del dott. Sirigu, e lo sforzo per realizzare la migliore soluzione possibile, la sintonia, lo spirito di collaborazione e di partecipazione professionale di tutti gli operatori durante l’esecuzione dell’esame. Tutte le tecniche e le strumentazioni più innovative sono sicuramente state utilizzate per raggiungere il migliore risultato possibile. Con entusiasmo, per il positivo risultato finale ottenuto, ho capito che tutta la sua esperienza, la sua professionalità e il suo sapere mi è stato messo a disposizione. Voglio rappresentare al dott. Danilo Sirigu parole di riconoscenza per sottolineare l’efficienza di medici e infermieri che troppo spesso rischiano di passare inosservata. Grazie di tutto, del trattamento che mi è stato riservato da tutti, entrare nel tunnel della RMN, mi è sembrato solo un sogno meraviglioso”. Una tecnica, quella dell’ipnosi, che può essere utilizzata in medicina per curare patologie dei pazienti affetti da patologie dell’apparato digerente anche con l’utilizzo dell’ecografia. “Spero che in futuro l’ipnosi in medicina sia riconosciuta dalla nostra sanità come in altre nazioni europee – aggiunge Lucia – Potrebbe risolvere numerosi problemi e aiutare tantissime persone. Sono ampiamente gratificata per l’opportunità che mi è stata concessa”.