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Il Consiglio comunale ha dato l’ok, ora manca il via libera della Regione. Nel frattempo l’apertura del nuovo Bricoman a Selargius continua a fare discutere. L’argomento è all’ordine del giorno delle prime riunioni del nuovo direttivo di Confcommercio, dall’8 novembre guidata da Alberto Bertolotti. “Il problema – spiega il numero uno dell’associazione – non viene subito solo dal tessuto economico dello stretto ambito selargino ma procura, e procurerà, sofferenza a tutto il commercio dell’area metropolitana”.
“L’impatto che la grande distribuzione ha avuto sul nostro territorio – continua Bertolotti – è indubbiamente una delle cause che ha accelerato gli effetti della crisi patita dai piccoli esercizi. Purtroppo la normativa, che è disciplinata fondamentalmente dal contesto europeo, non consente alcuna misura “protezionista”. Unica possibilità di mitigare gli effetti e, anzi, di girarli a beneficio del territorio, è data alla politica. Una partita che si gioca all’interno degli accordi di programma tra Comuni ed aziende. Un tempo esistevano due strumenti normativi: il Piano Provinciale di Urbanistica Commerciale ed il Piano Regionale delle Grandi Strutture. Questi strumenti consentivano di apportare accorgimenti migliorativi, e forse dovremmo chiedere alla Regione di prevedere, compatibilmente con i principi comunitari, di ripristinare norme di questo tipo per consentire di fare, per esempio, ragionamenti in ambito di area vasta”.
Un problema per tutto il commercio cagliaritano, oltre che selargino. “E’ necessario fare un ragionamento politico serio sull’ambito fiscale – aggiunge il presidente di Confcommercio – Molto dei contributi al fisco di queste grandi strutture non ricadono sul territorio dove operano: continuando così le cose si avranno effetti di desertificazione economica, certo non tamponati dalle ricadute occupazionali. Per questo ho già chiesto al Comune di Selargius un incontro al fine di studiare meglio le carte e verificare se esista un ambito politico ed un dialogo nel quale possa inserirsi anche Confcommercio Cagliari apportando spunti migliorativi all’accordo di programma. Parleremo anche con Bricoman, peraltro nostro associato e nel pieno esercizio di diritti legittimi. Spero che il nostro intervento “diplomatico” possa trovare efficacia. Inoltre, una grande azienda come Bricoman potrebbe partecipare in maniera determinante a finanziare l’incubatore di imprese che vorremmo avviare, destinando impegno e risorse verso nuove start up nel territorio di Selargius e dell’area metropolitana”.
Lo stesso discorso vale per l’arrivo di Ikea, annunciato dalla stessa multinazionale nei mesi scorsi. “In questo caso – precisa Bertolotti – cercheremo di giocare d’anticipo elaborando strategie con il nostro sindacato che raggruppa i negozi di arredamento, in fase di ricostituzione. Avvieremo da subito il canale diplomatico con Ikea e proveremo ad incidere in maniera significativa sull’accordo di programma che andrà a siglare con l’amministrazione comunale interessata”.