
Di Tiziana Mori
Tanti sottovalutano l’utilità dei social durante il lancio di campagne o di petizioni, sbagliando.
La piattaforma di charge.org si dimostra molto valida, poiché è seguita da tanti internauti e attivisti anche del mondo del non profit; recentemente su charge.org è stata inserita la petizione lanciata per evitare l’accorpamento del Corpo Forestale dello Stato all’arma dei Carabinieri, come previsto dal decreto Madia, Ministro del governo Renzi.
Da più di un anno, dipendenti anche in pensione, familiari, e sostenitori del Corpo Forestale dello Stato, assieme a tante associazioni ambientaliste ( ad esempio, WWF, LIPU, Greenpeace, ENPA e Animalisti italiani) si sono uniti per comunicare a tutti gli italiani i motivi per cui è fondamentale che non avvenga detto accorpamento.
Riportiamo alcuni stralci, presenti nella stessa petizione, per capirne la buona causa: “Chiediamo che venga mantenuta viva la storia bicentenaria di un glorioso Corpo di Polizia che svolge un servizio importante per la tutela dell’ambiente e per il benessere degli animali. Proponiamo di accorpare le Polizie Provinciali ed i Corpi Forestali delle Regioni e Province a Statuto Speciale (che attualmente sono alle dipendenze dei rispettivi Enti locali) all’interno del Corpo Forestale dello Stato (che attualmente è sotto organico con circa 7800 unità). Si otterrebbe così un unico Corpo Forestale presente in tutta la nazione e finalmente con un organico idoneo a svolgere i propri compiti istituzionali”.
Ad oggi, la petizione ha già trovato 105. 582 sostenitori e tra questi, ecco anche Brian May il cantautore, musicista e chitarrista dei Queen, band inglese da lui fondata assieme a Freddie Mercury e Roger Taylor.
Famosissima la canzone da lui composta Who wants to live forever.
Ecco il suo Tweet dove invita gli amici a sottoscrivere la petizione:
È possibile sottoscrivere la stessa al seguente indirizzo: https://www.change.org/p/no-alla-soppressione-del-corpo-forestale-dello-stato
Inoltre, per chi volesse contribuire ulteriormente a tale causa, ricordiamo che è ancora in atto il flash mob in rete nei social (Twitter e Facebook) dando ausilio con il cambio immagine di copertina, e postando l’hastag #salviamolaforestale ( maggiori info sul gruppo FB “Salviamo il Corpo Forestale dello Stato”).