Boom di truffe dell’elettricità nel Cagliaritano, raffica di chiamate dai call center: “Passate al mercato libero”

Telefonate trappola, sono soprattutto gli anziani a cascarci. Chi prova a porre domande riceve risposte “minacciose”. L’allarme dell’Adiconsum: “Fingono di essere Enel e fanno leva sulla paura dei cittadini”. I casi di un 74enne di Capoterra e di una sessantunenne di Selargius: “Dicevano che ci avrebbero multato”


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Occhio, davvero, alla truffa dell’elettricità a Cagliari e provincia. Sfruttando, infatti, la fine del mercato tutelato, i call center truffaldini stanno inondando di chiamate ignari cittadini che, se provano a fare qualche domanda o muovere qualche osservazione, vengono letteralmente “minacciati” di multe, sanzioni e chissà quale altra disgrazia. A lanciare l’allarme è l’Adiconsum di Cagliari: “I call center stanno facendo la cosiddetta pesca a strascico, ovvero stanno chiamando praticamente quel 52% di utenti che sono ancora nel mercato tutelato. Chi è caduto in trappola sono, dalle segnalazioni ricevute, principalmente anziani”, spiega Simone Girau. “La truffa è unica, cioè attivare contratti con altri gestori operanti nel libero mercato e intascare così la provvigione. Quelle che cambiano sono le modalità con cui cercano di ottenerle. Si presentano come Enel servizio elettrico e si fanno comunicare i dati come il codice fiscale e il numero POD 2. ⁠Mentono sulla data di inizio del passaggio al mercato libero, evidenziando falsamente che se non si opera in tempi brevissimi la scelta si corre il rischio di rimanere senza luce e, ⁠sempre facendo leva sul sentimento della paura, parlano di sanzioni per coloro che non passano al mercato libero”. Tanti, purtroppo, ci sono già cascati, e le loro future bollette saranno probabilmente molto più salate rispetto alle ultime.
E, tra i tanti casi, ne spiccano due destinati, si spera, a “fare scuola”, mettendo tutti in guardia: “Un uomo di Capoterra di 74 anni è stato truffato perchè pensava di parlare con Enel servizio elettrico”. Alla fine ha accettato il passaggio, una volta scoperto l’inganno si è mangiato le mani. È andata peggio, umanamente parlando, a una donna di sessantuno anni di Selargius: “Si è fatta convincere a passare al mercato libero perché le hanno garantito che entro il 31 dicembre, se non avesse fatto il cambio, sarebbero state addebitate delle sanzioni”. Tutto falso. Ma, purtroppo, c’è chi casca nella trappola con tutte le scarpe e i kilowatt.


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