Bomba in centro migranti, Pigliaru «Atto vile. Accoglienza un dovere»

“Un atto vile e inqualificabile, contrario ai principi e alle regole su cui si fonda la civile convivenza.” Così il presidente della Regione Francesco Pigliaru definisce l’attentato ai danni della struttura di Dorgali. “La nostra isola ospita la sua parte di migranti, come tutte le regioni. La quota che ci spetta non deve essere superata”


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“Un atto vile e inqualificabile, contrario ai principi e alle regole su cui si fonda la civile convivenza.” Così il presidente della Regione Francesco Pigliaru definisce l’attentato ai danni della struttura di Dorgali.  “La Sardegna che conosce e mette in pratica il valore della legalità lo condanna fermamente”, prosegue il presidente Pigliaru. “La nostra isola ospita la sua parte di migranti, come tutte le regioni. La quota che ci spetta non deve essere superata, e ancora lo ribadiamo con fermezza. Ma ribadiamo anche che l’accoglienza è un dovere – conclude Francesco Pigliaru -, e per questo continuiamo a lavorare con impegno a un modello diffuso, in accordo con i territori, che è l’unico vero modo per garantire l’integrazione.”

Ganau. «Mi associo alle parole del presidente Pigliaru e anche a nome del Consiglio regionale della Sardegna condanno con fermezza quanto accaduto questa notte a Dorgali». Lo dichiara il presidente del Consiglio regionale della Sardegna, Gianfranco Ganau in merito all’attentato ai danni del centro di accoglienza di Dorgali.

«Un gesto inaccettabile che solo per puro caso non si è trasformato in tragedia – aggiunge – che non fa certamente onore alla Sardegna, ai valori di solidarietà e accoglienza che da sempre contraddistinguono i sardi. Abbiamo dimostrato di saper accogliere e aiutare chi oggi ha bisogno di provare a costruire una nuova vita, lontano dalla guerra e dalla povertà, dobbiamo ora sostenere nuove azioni mirate ad una reale integrazione che siano in grado di unire le comunità e non dividerle, promuovendo un modello diffuso di accoglienza, in accordo con i comuni e nel pieno rispetto delle quote stabilite con il Governo nazionale».


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