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Un cero acceso tra le mani e tutti in processione dalla vecchia stazione ferroviaria sino alla chiesa di Santa Teresa. Così hanno deciso di protestare, contro il caro energia, centinaia di cittadini di San Gavino Monreale, che hanno deciso di aderire all’iniziativa organizzata dai commercianti: i costi dell’energia elettrica sono quadruplicati nel giro di un anno e stanno mettendo in ginocchio le attività commerciali ma anche tante famiglie. Nei giorni scorsi c’è stato un antipasto della protesta, con tutte le vetrine dei negozi illuminate solo con le candele: anche tenere accesa l’insegna è diventato un lusso. Dai negozianti alle famiglie, dai giovani agli anziani, tutti in marcia. C’è chi ha realizzato dei cartelli provocatori: “Non fulminateci”, “non lasciateci al buio”. Tutti sos lanciati alle istituzioni e anche al nuovo governo.
La scelta di manifestare con i ceri votivi tra le mani, come si apprende, è per rafforzare la metafora della “morte” delle attività produttive, che sarà inevitabile se i costi dell’energia elettrica continueranno a salire.