Blocco autotrasporti, sale la tensione nei porti e i corrieri nazionali mollano la Sardegna

Iniziano a esserci problemi di ordine pubblico mentre, con una decisione senza precedenti, Bartolini, Sd, Gls hanno comunicato la sospensione delle consegne in tutta l’isola a causa dei presìdi nei porti che rallentano le operazioni di sbarco e imbarco. L’isola chiusa in una spirale, con i tir che tengono in ostaggio tutti i produttori e i cittadini che come al solito pagano le conseguenze di tutto. Si moltiplicano gli appelli a riprendere le consegne per non peggiorare una situazione economica già molto difficile ma gli autotrasportatori non mollano e annunciano blocchi fino al 31 marzo


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In una situazione ad alta tensione, con fuochi accesi per stoppare i tir e addirittura colpi di pistola sparati in aria per impedirne la partenza e l’arrivo, i principali corrieri espresso nazionali, da Bartolini a Sd a Gls, hanno deciso di mollare la Sardegna sospendendo le spedizioni e le consegne sia in entrata che in uscita. Da oggi, quindi, sarà letteralmente impossibile per qualunque cittadino abiti nell’isola ricevere un pacco. Una situazione mai vista e senza precedenti, dovuta – ed era inevitabile – alla protesta degli autotrasportatori che da lunedì scorso bloccano i porti della Sardegna, mentre nel resto d’Italia lo sciopero è stato revocato e non è mai partito. Troppo lenti e complicati gli imbarchi e gli sbarchi, troppo alta la tensione, troppo complicato riuscire a portare la merce e consegnarla: i grandi corrieri dicono perciò addio alla Sardegna, almeno fino a quando gli autotrasportatori non toglieranno il blocco.

Anche oggi, a Porto Torres e Olbia decine di camion occupano le banchine dove attraccano i traghetti e i mercantili. “A causa di agitazioni in corso presso i porti della Sardegna, l’operatività da e per la Sardegna è sospesa. Poste Italiane sta predisponendo tutte le misure necessarie per limitare l’impatto sui propri clienti”, scrive il corriere Sd sul proprio sito internet. E bartolini: “Vi informiamo che, a causa di manifestazioni al porto di Olbia, l’operatività da e per la Sardegna è sospesa”. Gls spiega che “si segnala un serio blocco dei trasporti nei principali porti della Sardegna, pertanto, data l’impossibilità di collegamento con il resto del territorio nazionale, le spedizioni da e per l’isola sono momentaneamente sospese”.

Intanto, col passare dei giorni, si moltiplicano gli appelli agli autotrasportatori a far rientrare la protesta, per evitare che la mancata esportazione delle merci crei un danno economico enorme alla già provata e fragile economia sarda.

C’è poi il rischio concreto che l’eccesso di tensione porti a episodi spiacevoli, tanto che tutte le manifestazioni in atto sono monitorate dalla Questura. Aumentano le segnalazioni di iniziative per impedire le uscite dei camion dai depositi, mentre la polizia indaga su un video diventato virale sulle chat, di un uomo con il volto coperto che, davanti ai cancelli della sede di Lilliu Trasporti a Uta, spara alcuni colpi di pistola in aria