Blitz dei Verdi a Furtei: “Si sono presi l’oro per poi scappare via”

Ambientalisti nell’ex miniera dei sogni perduti


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“La storia della miniera di Furtei in Sardegna assomiglia in modo drammatico a quella delle miniere in Africa o Guatema: si sono presi l’oro e poi sono scappati lasciandosi alle spalle solo il cianuro e l’inquinamento”. Lo ha dichiarato il co-portavoce dei Verdi Angelo Bonelli è stato protagonista insieme ad ambientalisti e militanti Verdi sardi di una incursione presso la miniera di Furtei dov’è, in seguito le operazioni di estrazione mineraria hanno prodotto un lago di cianur a poche centinaia di metri da un invaso di Sa Forada de S’Acqua.  

“Siamo estremamente preoccupati per il lago di cianuro, mercurio e piombo nella miniera della Sardinia Gold Mining che è a circa 200 metri dall’invaso di Sa Forada de S’Acqua. – continua il leader ecologista -. Nella miniera della Sardinia Gold miners dal 1997 al 2008 sono state estratte 5 tonnellate di oro ottenute utilizzando 50 tonnellate di cianuro e di mercurio che non solo hanno inquinato l’ambiente ma che rappresentano un rischio fortissimo per la salute dei cittadini”.  

“All’attuale presidente della Regione Sardegna Ugo Cappellacci, che conosce bene la vicenda visto che è stato presidente dal 2001 al 2003 della ‘Sardinia Gold miners’, chiediamo cos’ha fatto la Regione rispetto a questa bomba ecologica? Quella di Furtei è l’ennesima ‘storiaccia’ d’inquinamento italiano dove i profitti si fanno sulle spalle dei cittadini e dell’ambiente. Chi pagherà, ora, i danni prodotti dall’estrazione visto che la società proprietaria della miniera è fallita? Come al solito per i cittadini oltre al danno anche la beffa”.

 


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