Blitz antidroga a Cagliari, in via Seruci spaccio non stop di coca e speedball: 16 arresti

Smantellato il fortino della droga di via Seruci al numero civico 3. Documentata dalla polizia un’attività continua di spaccio di sostanze stupefacenti protetta da un sistema di vedette. Decisivo il ruolo di un gruppo di donne che operava all’interno della palazzina. Ecco come funzionava il mercato dell’eroina e della coca a Is Mirrionis


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Spaccio non stop di coca e speedball: 16 arresti a in via Seruci. All’alba, nel corso di una vasta operazione di polizia giudiziaria condotta dalla Squadra Mobile della Questura, nell’ambito di un’attività coordinata dalla Procura Distrettuale Antimafia di Cagliari (Sostituto Procuratore Rossana Allieri) sono state eseguite dodici misure cautelari in carcere.

Le indagini, condotte dagli Agenti della “Sezione Criminalità Diffusa ed Extracomunitaria” della Squadra Mobile, riguardano lo spaccio di droga  che avveniva in via Seruci al numero civico 3, tra il 2018 e il 2019, hanno permesso di ricostruire i traffici delittuosi realizzati dagli indagati, che avevano creato nelle palazzine di via Seruci un vero e proprio mercato della droga che spaziava dalla cocaina, alla eroina, sino allo speedball.

Attività di intercettazioni telefoniche, sistemi di video riprese, tradizionali servizi di osservazione, acquisti simulati di stupefacente operati da agenti sotto copertura, ed escussioni rese da numerosi acquirenti dello stupefacente, hanno costituito il nucleo centrale dell’indagine.

La Polizia ha documentato l’esistenza di un gruppo stabilmente organizzato che operava non stop anche nei giorni festivi, sotto la costante sorveglianza di vedette pronte a segnalare ogni possibile “presenza pericolosa”.

Le cessioni venivano operate attraverso un sistema standardizzato e collaudato: i tossicodipendenti venivano radunati dai membri del gruppo nei pressi della palazzina di via Seruci al civico numero 3, poi indirizzati all’ingresso del palazzo dove facevano le ordinazioni e pagavano anticipatamente, quindi lo spacciatore di turno saliva ai piani superiori prendendo le dosi già preparate.

Rilevanti ai fini delle indagini sono state le varie intercettazioni telefoniche in cui gli indagati nelle varie conversazioni, talvolta utilizzando un linguaggio criptico, facevano riferimento all’attività illegale.

Sono stati delineati i ruoli all’interno dell’organizzazione: dal promotore, organizzatore e finanziatore del gruppo che, aiutato da altri componenti della banda, si interfacciava anche con gli altri membri dell’organizzazione criminale, impartendo loro una serie di direttive.

Un ruolo rilevante hanno avuto le donne del gruppo che mettevano a disposizione la propria abitazione come base logistica del sodalizio criminale.

Le vedette, stazionando nei pressi delle palazzine dove avveniva lo spaccio, avvertivano i propri soci in affari dell’eventuale arrivo delle forze dell’ordine, sia di cedere la droga agli acquirenti consegnando le dosi e ricevendo il denaro.

Durante lo sviluppo delle indagini, in vari interventi eseguiti a riscontro degli elementi investigativi acquisiti, sono state tratte in arresto nr.16 persone, ed è stata sequestrata complessivamente eroina per grammi 196,013, cocaina per grammi 70,6, mix di eroina e cocaina per grammi 34,664, metadone per mg 75 ed un totale di dosi pronte allo spaccio sequestrate per un numero di 1689.

Altri dettagli dopo la conferenza stampa delle 10, 30.