Uno spregiudicato atto vandalico è stato compiuto l’altra sera in prossimità di Bindua, sulla statale 126, dove ignoti hanno crivellato a colpi d’arma da fuoco il dispositivo per la rilevazione di velocità che si trova nel piccolo centro abitato, frazione di Iglesias. Per gli inquirenti non ci sono dubbi sul fatto che qualche automobilista “pistolero” di passaggio, dopo essersi reso conto di aver superato il limite di velocità, sia tornato indietro ed abbia sparato contro l’autovelox, che misura la velocità di chi dalla frazione di Bindua si dirige verso Iglesias. Il dispositivo elettronico per la rilevazione della velocita, che in quel tratto di strada è fissata a 50 km/h, fu installato nel 2008 dalla polizia municipale di Iglesias. A dire il vero, inizialmente, le macchinette erano due: una in direzione Iglesias, l’altra in direzione Gonnesa. Successivamente, quest’ultima, era stata rimossa qualche anno fa. Mentre l’altra è quella che la scorsa notte è stata bersagliata dai vandali. Tra l’altro, non è neppure la prima volta che l’autovelox di Bindua viene danneggiato, infatti anche di recente il dispositivo elettronico era stato preso di mira da alcuni vandali. Ieri, ad accorgersi dell’accaduto sono stati gli agenti della polizia municipale di Iglesias, che hanno immediatamente denunciato il fatto ai carabinieri che indagano sull’episodio. Secondo l’amministrazione comunale di Iglesias, l’autovelox non è stato messo in quel punto di strada per far cassa, ma perché Bindua è un centro abitato a ridosso della strada statale 126 e di conseguenza risulta essere molto pericolosa per i residenti. Cosa che, evidentemente, non interessa a chi ha danneggiato l’autovelox.