Berlusconi: “Eccomi qui per vincere insieme a Franco Cappellacci”

Il leader di Forza Italia alla Fiera nel bagno di folla del centrodestra: “Ogni giorno Ugo mi rompe le scatole con la sua zona franca, per questo l’ho ribattezzato Franco”


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“La Sardegna deve diventare zona franca d’Europa”. Parole di Ugo Cappellacci alla Fiera di Cagliari durante la convention elettorale, alla presenza del leader di Forza Italia Silvio Berlusconi, dei big del centrodestra, e davanti a un pubblico di oltre duemila tra militanti e simpatizzanti. Quello della zona franca é infatti uno dei punti cruciali del programma elettorale di Cappellacci, che proprio per questo ironicamente Berlusconi chiama “Franco Cappellacci”. 

E poi il Cavaliere ricorda la sua tappa cagliaritana di cinque anni fa, sempre per l’attuale presidente della Regione, che vinse. “Sui giornali leggo di una possibile rottamazione in Forza Italia – ha sottolineato Silvio Berlusconi. Un mio amico, che si chiama Giovanni Toti – presente alla Fiera di Cagliari – che da anni lavorava in Mediaset e che ha rinunciato ad uno stipendio altissimo, come tutti quelli di Mediaset, è venuto per amor mio, ma non siamo due gay. Non vogliamo rottamare nessuno perché se c’è qualcuno che in 50 anni di carriera come imprenditore e uomo delle istituzioni,  che ha avuto totale rispetto di tutti e totale vicinanza con i collaboratori e amici, questo signore si chiama come mi chiamo io”.

“La Sardegna può diventare un territorio competitivo – ha continuato Cappellacci – L’Europa ci ha detto che la zona franca integrale si può fare, ora lo Stato deve comunicare all’Europa che la Sardegna deve essere zona franca”. 

Cappellacci ha poi sottolineato le difficoltà della Sardegna di fronte ad uno “Stato patrigno”, riferendosi all’insufficienza delle infrastrutture nell’isola. Altro limite, secondo il leader sardo di Forza Italia, é rappresentato “dall’Europa delle lobby, delle banche: nel 2010 siamo stati vittime di un cartello armatori che ha aumentato il prezzo dei traghetti. L’Antitrust ci ha dato ragione, e noi abbiamo messo in piedi una flotta sarda in 45 giorni. Per quanto riguarda la Sassari-Olbia, grazie al tuo supporto – dice rivolgendosi a Berlusconi – ora é una realtà: abbiamo trovato le risorse e i lavori sono in corso”. E poi parla del trasporto aereo. “La continuità territoriale non può essere solo dei sardi,  quella è da riserva indiana: in soli due mesi il trasporto aereo ha registrato un più 9 per cento”.

L’intervento di Berlusconi. “Sono addolorato per tutto quello che lo Stato italiano non ha fatto per la
Sardegna, ma in Italia dal 1948 è sbagliato il modo di votare. La Costituzione non dà poteri al Governo ma ai due rami del Parlamento e alla Corte Costituzionale. Nei nove anni che sono stato al Governo non ho avuto i poteri per ottenere i risultati che speravo, non ho potuto fare quelle profonde riforme necessarie per stare al passo con il resto dell’Europa, come la riforma della burocrazia, la riforma del lavoro e del fisco, ma soprattutto la riforma della giustizia, una mancanza che grida ancora vendetta”. E poi conclude con una delle sue immancabili barzellette. “Un giorno un uomo di nome Giancarlo Merda si presentò all’ufficio anagrafe e mi chiese di cambiare il nome. In 15 giorni ottenni di farlo e gli chiesi come si volesse chiamare. “Ugo Merda”, rispose.  Ecco perché tu, Franco – dice rivolgendosi a Cappellacci – per passare alla storia come il vincitore della zona franca dovresti cambiare il nome”.