Benzina alle stelle, gli autotrasportatori sardi mirano alle proteste nei porti: “Dal 27 giugno sciopero totale”

Camionisti in fibrillazione non solo nel Cagliaritano ma anche in Gallura. I rincari del gasolio hanno toccato livelli record: “Andremo dal prefetto con richieste chiare da girare al Governo. La Regione, da marzo a oggi, non ha fatto nulla per noi”

Un po’ come una lunga miccia, già accesa e pronta a provocare un’esplosione, ma solo tra sei giorni. Così si può riassumere la protesta che, ora dopo ora, stanno continuando a preparare gli autotrasportatori sardi, strozzati dal caro benzina: “Dal 27 giugno sarà sciopero totale”. Mirano ai porti, sia quelli di Cagliari sia quelli della Gallura, come Porto Torres, Olbia e Golfo Aranci, per la loro manifestazione ad oltranza, ma anche al rallentamento delle principali strade isolane, come le Statali 131 e 130. Un preavviso di manifestazione è già stati presentato e fatto autenticare nella questura di Sassari. A Cagliari, mercoledì o giovedì, i delegati del movimento degli Autotrasportatori sardi riuniti sarà ricevuto dal prefetto: “Chiederemo di avere il gasolio professionale a Massimo un euro e sessanta centesimi al litro, costi minimi per la sicurezza, cioè un prezzo al chilometro imposto per legge per non mettere a repentaglio le nostre vite durante i trasporti, la continuità territoriale, vale a dire massimo un euro a cinquanta di spesa a chilometro per chi viaggia nelle navi, con cabine garantite per gli autisti, il ripristino delle principali arterie stradali sarde, ormai allo sfascio. Tutte richieste”, spiega a Casteddu Online il portavoce del movimento, Alexsander Scano, “che il prefetto dovrà inviare al Governo. Dalla Regione non ci aspettiamo nessun aiuto, si è dimenticata di noi. È da marzo che attendiamo il tavolo tecnico che ci era stato promesso”.
Difficile che il Governo accetti le richieste degli autotrasportatori. Ma non impossibile. Scano non si scompone: “Non penso che qualcun voglia che la Sardegna possa vivere disagi forti nei trasporti proprio nel pieno della stagione turistica. Se dovessero arrivare fatti concreti, da Roma, o se la viceministra ai Trasporti, Teresa Bellanova, volesse incontrarci, siamo pronti a discutere. In caso contrario, dal ventisette giugno sarà, a oltranza, sciopero totale”.