I rincari erano previsti e sono, purtroppo, confermati. La benzina ritorna a livelli record, ma in negativo per le tasche degli automobilisti, e quelli sardi non fanno certo eccezione. Pasqua e Pasquetta saranno due giorni nei quali, chi ha organizzato gite fuori porta, dovrà fare i conti con gli aumenti alla pompa. Il tetto dei due euro è superato anche a Cagliari e in Sardegna, e in vari casi anche per il “fai da te”, mentre il “servito” viaggia anche sopra la quota di 2,1. Una mazzata, un salasso, con tanti saluti all’obbligo del prezzo medio esposto: che, infatti, resta esposto in cartelloni che sanno quasi di beffa, accanto a cifre nettamente più elevate. Benzina, ma anche gasolio o il cosiddetto blu diesel, l’eccezione non c’è: bisognerà aprire il portafoglio molto bene e alleggerirlo in caso di necessità di pieno. La differenza tra l’essere serviti o infilare il tubo dentro il bocchettone dell’auto è, in media, di venti centesimi. Più caro farsi aiutare, ovviamente.
L’osservatorio dei prezzi parla chiaro, il weekend allungato sino al lunedì dell’Angelo 2024 difficilmente ci saranno ribassi significativi nei distributori. E i più cari si confermano quelli a ridosso delle strade a grande percorrenza e delle Statali sarde. Il miraggio di tornare almeno a un euro e mezzo al litro, come era circa tre anni fa, è rimasto per l’appunto un miraggio. E nessuno sa se il Governo abbia allo studio nuove mosse per cercare di bloccare i prezzi choc del greggio.