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Benvenuti nella “cattedrale nel deserto”, a due passi però dal mercato ittico di Viale La Playa, a Cagliari, tuttora operativo. Un quadrilatero di asfalto pseudo-recintato, area spettrale abbandonata, lasciata a degrado. Eppure, ancora “solcata” dalle strisce gialle per i parcheggi delle auto, ma luogo temuto un tempo dagli automobilisti che si recavano in quel luogo (ora totalmente trascurato), per ritirare la propria auto prelevata dal carro attrezzi, con la consueta e agognata riconsegna del veicolo, solo dietro pagamento di oblazione e sanzione accessoria successiva.
Nell’ex depositeria comunale, il tempo si è fermato: laddove venivano custoditi i veicoli rimossi, all’ingresso della città, trovava infatti ospitalità la “Sezione Autogrù del Corpo di Polizia Municipale di Cagliari” e la Cooperativa ST 2000, la ditta appaltatrice che si occupa del servizio rimozione e custodia dei veicoli. Oggi uffici e servizio annesso si trovano invece ubicati in viale Monastir, proprio accanto al fatiscente edificio in cui aveva sede anche l’ex Mercato Ortofrutticolo. Ma in viale La Playa, fa quasi stizza vedere quel triste scenario, con la penuria di parcheggi liberi in città. A pochi passi, l’ex sede del Cagliari Point, poi l’ipermercato Oviesse e l’Iper Pan ed ancora, da li a poche centinaia di metri lineari, la Via Roma e la piazza Matteotti, svincolo utile e ideale per centinaia di lavoratori e studenti trasfertisti. Una ronda ispettiva in loco ci consente di fotografare la realtà così com’è, con palme ed erbacce in ogni dove, rifiuti e degrado sparsi un pò ovunque, dove gli unici “abitanti della zona” sono i cagnetti randagi in cerca di cibo. Adiacente all’area in questione, la competenza dell’Autorità Portuale, con gli edifici in disuso e tuttora oggetto di demolizione e risanamento. (Alessandro Congia preprod.castedduonline.localmente.it )