“Beffati dalle tasse e senza turisti, hotel in crisi a Cagliari: e chi controllerà i viaggiatori in quarantena?”

L’amara analisi di Fausto Mura: “Paghiamo tasse come la Tari anche se non lavoriamo, una beffa. E ora chi controllerà le persone che arriveranno in Sardegna e dovranno fare la quarantena?”


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Fausto Mura, Federalberghi, a Radio Casteddu: “Sono tanti gli alberghi di Cagliari in vendita, alcuni nuovi e alcuni vecchi, ma è normale che sia così perché, in realtà, non è stato fatto molto per agevolare gli albergatori, quindi, la situazione, soprattutto la pressione fiscale, è veramente notevole. Di chi è la colpa? Dallo Stato, alla Regione, ai comuni perché, ad esempio, i Comuni contano molto perché le tasse più gravose per gli alberghi sono quelle comunali.

Bisogna sapere che gli alberghi pagano le tasse e le imposte come se fossero sempre in piedi, le pagano per metri quadri, indipendentemente che il metroquadro sia occupato o meno. Una struttura alla periferia Iglesias paga più o meno lo stesso tanto di una struttura al centro di Cagliari. L’Europa ha stabilito che chi più inquina, più paga per quanto riguarda la Tari, la tassa sui rifiuti urbani, ma per gli alberghi non funziona così: l’unità di misura è il metro quadro e anche se l’albergo è chiuso, paga uguale come se fosse aperto”. Una beffa nella beffa, insomma. Con la zona bianca il problema è che adesso non ci sono i voli, non ci sono i turisti quindi dal punto di vista economico “non si sposta di un millimetro la lancetta dell’economia. Per il controllo sanitario, questo non può essere obbligatorio, quindi le persone che arrivano a Cagliari non saranno mai obbligate a fare i tamponi, a fare i vaccini ma saranno obbligati a rispettare la quarantena. Ma mi chiedo: chi controlla la quarantena delle persone che arrivano? L’unica soluzione possibile sarebbe quella di fare il test prima della partenza”.

 

Risentite qui l’intervista a Fausto Mura del direttore Jacopo Norfo e di Paolo Rapeanu

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