La differenza tra Cagliari e un comune di settemila anime dell’hinterland, come Settimo San Pietro, dal punto di vista di rifiuti e Tari? I tempi di ritiro del secco. Nel paese guidato dal sindaco Gigi Puddu il volantino con i nuovi giorni e orari di raccolta, firmato anche dalla Cosir, è tra le mani dei residenti da qualche giorno. E la novità che salta subito agli occhi, ovvero il passaggio da quattro a due soli ritiri di secco al mese crea molti malcontenti. La spazzatura si accumula e diventa difficile, per i tanti che non hanno un grosso appartamento, sapere dove metterla: “Già dall’anno scorso non era sostenibile il ritiro di plastica, carta e vetro una o due volte mese, ma dal nuovo calendario di ottobre 2023 abbiamo scoperto che anche il secco sarà ogni quindici giorni”, spiega Daniela Paderi, che ha contattato la nostra redazione. La donna abita con marito e figlio in un appartamento piccolo con un balconcino: “Siamo costretti a vivere nelle nostre abitazioni sommersi dai rifiuti e il servizio, inoltre, è anche costoso rispetto ad alcuni comuni limitrofi come Quartucciu”. Insomma, Tari abbastanza salata e che non è diminuita, proprio come a Cagliari.
“Nonostante le continue lamentele, il sindaco non risponde. Ci è stato solo detto che con due ritiri in meno i costi di gestione sono minori. Ma allora come ma in altri comuni continuano a ritirare il secco una volta ogni sette giorni e nessuno si lamenta o paga cifre alte?”. Dal Comune, però, è lo stesso sindaco Gigi Puddu: “Abbiamo aumentato il numero di raccolta della plastica, inoltre la decisione della riduzione del ritiro del secco è stata presa in seguito a delle verifiche e controlli fatti dagli esperti e anche dagli altri Comuni del Parteolla che si sono uniti al nostro. Nei mesi scorsi c’è stato anche un incontro pubblico, durante il quale abbiamo spiegato alla cittadinanza i cambi e le novità legate al sistema della raccolta rifiuti. Ricordo che è il secco la frazione più costosa da smaltire, e l’obbiettivo anche per Settimo San Pietro dev’essere quello di una riduzione della spazzatura prodotta.