Beatles Submarine con Neri Marcorè inaugura la Grande Prosa

Cagliari, Teatro Massimo


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Beatles Submarine” inaugura la stagione 2014-15 de “La Grande Prosa al Teatro Massimo” di Cagliari organizzata dal CeDAC (nell’ambito del XXXV Circuito Teatrale Regionale Sardo), con lo slogan di sapore pirandelliano “Giù la Maschera”: da mercoledì 19 novembre alle 20.30 fino a domenica 23 novembre (tutti i giorni da mercoledì a sabato alle 20.30, la domenica alle 19) sul palcoscenico del Teatro Massimo di Cagliari, il poliedrico Neri Marcorè, attore e cantante nonché (per l’occasione) “filosofo assurdista” e i quattro professori della Banda Osiris (Carlo Macrì, Gianluigi Carlone, Roberto Carlone e Sandro Berti) rievocheranno il mito dei Fab Four.

 

Le più celebri canzoni della band di Liverpool – dall’immortale “Yesterday” a “Come Together”, alla psichedelica “Strawberry Fields Forever”, da “Eleanor Rigby” a “Lucy in the Sky with Diamonds”, in bilico tra fantasie lisergiche e i nonsenses dei romanzi di Lewis Carroll – si intrecciano a citazioni da Stefano Benni e Allen Ginsberg, nello spettacolo/ concerto ideato, scritto e diretto da Giorgio Gallione, che rappresenta un ideale viaggio nell’universo poetico e sonoro creato da John Lennon, Paul McCartney, Ringo Starr e George Harrison.

 

Le immagini fantastiche e surreali di “Yellow Submarine”, il film d’animazione diretto da George Dunning (quasi una moderna fiaba in cui The Beatles s’imbarcano su un sottomarino per liberare il paese di Pepperland dalla tristezza) ispirano lo scenario per una narrazione che parte dalla creazione del mondo (e dall’invenzione del nome della band inglese) per ricostruire gli esordi e i primi successi dei Fab Four, fino all’esplosione di quella “Beatlemania” che perdura tutt’ora. I testi criptici di John Lennon e i versi di Paul McCartney lasciano il posto alla cronaca del folle gesto di uno sconosciuto, che pose tragicamente fine alla vita di John Lennon, ormai nel pieno di un’intensa carriera da solista, quasi a suggellare l’epopea dei quattro ragazzi del Merseyside.

 

Beatles Submarine” mette in scena la straordinaria avventura umana e musicale iniziata nella chiesa di St. Peter a Liverpool nel lontano 1957 con l’incontro fra Lennon e McCartney, ed entrata nel vivo dopo la tournée amburghese dei primi Anni Sessanta e soprattutto il fatidico incontro con il manager Brian Epstein e l’uscita, per la EMI, del singolo “Love Me Do”, e poi di “Please Please Me”, subito in vetta alla Hit Parade britannica. La storia della band – ormai consolidata – prosegue in crescendo, tra dischi e concerti, come la celebre esibizione al Royal Variety Performance alla presenza della famiglia reale, e le tournées in Gran Bretagna, in Svezia e infine negli States, dalla Carnegie Hall di New York al Washington Coliseum di Washington D.C. ma anche nella vetrina mediatica dell’Ed Sullivan Show; e perfino a Roma e Milano, per il breve tour italiano. Accolti e seguiti – con tanto di rocambolesche fughe – da folle di fans in delirio, i Fab Four nel 1965 (insigniti del titolo di Membri dell’Ordine dell’Impero Britannico dalla regina), diventano baronetti, ma non rinunciano al loro stile ribelle e provocatorio (infrangendo anche il rigoroso cerimoniale di corte). Nuove tournée, in Estremo Oriente e ancora in America, tra successi e polemiche, e il ritorno in sala d’incisione: dopo “Beatles for Sale”, è la volta di “Help!” che segna una prima svolta e poi del raffinato “Rubber Soul”, cui seguiranno i fortunati e celeberrimi “Revolver” e “Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band”, e il film (e il disco) del “Magical Mystery Tour”. Dopo la scomparsa di Epstein, nasce la Apple Records ed esce il “White Album” e, preludio della fine, l’ultimo disco del gruppo di Liverpool,“Abbey Road”.

 

La storia dei Beatles comincia (e termina) sullo sfondo di quella Swinging London magistralmente raccontata da Michelangelo Antonioni in “Blow Up”: la capitale inglese vive una fervida stagione, in cui fa da catalizzatore per le inquietudini delle periferie metropolitane e delle aree industriali, e l’avvento di nuove tendenze nella moda e soprattutto nell’arte. Londra è il fulcro di una rivoluzione culturale che giunge oltre Manica e oltreoceano, e si diffonde soprattutto tra i giovani: dalla pop art alle minigonne, dalla psichedelia al trionfo del rock, con la variante beat e psichedelica dei Beatles, dalla vena sottilmente ironica, in cui la critica sociale assume toni surreali e quella più graffiante e volutamente antitetica dei Rolling Stones.

 

Beatles Submarine” – basato sull’alchimia tra l’istrionico talento di Neri Marcorè e la cifra ludica e irriverente della Banda Osiris, con tanto di capovolgimento di ruoli, per cui il primo fa (anche) il cantante e gli altri si trasformano in veri e propri attori – è un omaggio alla leggenda imperitura dei Fab Four, e anche l’occasione per riscoprire un’epoca straordinaria, in cui esplose (per mai più spegnersi) il fenomeno della Beatlemania. Un magnifico divertissement impreziosito dalle immagini di Daniela Dal Cin e dai video di Francesco Frongia, con i variopinti costumi di Guido Fiorato e il disegno luci di Aldo Mantovani: la regia diGiorgio Gallione ricompone i diversi elementi in un’unica trama, dando forma a «una fantasmagoria giocosa e coloratissima, a dimostrazione che il fenomeno Beatles (a 50 anni dalla sua incredibile esplosione) non è stato una moda, ma una vera e propria cultura, fatta di rabbie dolci e speranze di fantasia al potere».

 

INCONTRO CON GLI ARTISTI – Per la rassegna “Oltre la Scena/ gli artisti raccontano…” Neri Marcorè e la Banda Osiris – insieme al musicista Alessandro Diablo Spedicati – incontreranno il pubblico venerdì 21 novembre alle 18.30 alCinema Odissea (in viale Trieste 84) a Cagliari (ingresso libero).


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